Finalmente abbiamo ritrovato un po' di normalità, ma «a l’sarà mèi ‘ndà del barbér»
di Vecchio Daino
Finalmente sembra che la forza del virus si sia attenuata. Pur tenendo sempre alta la guardia abbiamo ricominciato a vivere quasi come prima, aggiungendo alle necessità quotidiane guanti, mascherine e amuchina. Tra riscoperte di sensazioni antiche e rivelazioni di nuovi timori, ci rimettiamo in moto con la solita caparbietà. E forse con qualche consapevolezza in più.
1. Me è mal a ciapà ‘l pulman
Benché i posti siano rigorosamente contrassegnati e le persone «mascherinate», alcuni non si fidano ancora dei cari, vecchi mezzi pubblici. E aspettano il bonus per le bici elettriche. [Trad. Mi viene male a prendere il pullman]
2. Stó a cà amò ‘mpó
I più prudenti non ardono dal desiderio di gettarsi di nuovo nel traffico e nella confusione, anche perché la situazione dalle nostre parti non è ancora del tutto sotto controllo. Ci si chiede se lo sarà mai. [Trad. Sto a casa ancora un po']
3. Quase quase l’è mèi issé
C’è chi più di altri si è assuefatto al lavoro agile, al traffico azzerato, all’inquinamento diminuito e agli animali a zonzo per le strade. Trovando lati positivi anche nella tragedia, cosa che noi bergamaschi sappiamo fare benissimo. [Trad. Quasi quasi è meglio così]
4. Ol prim café al bar l’è stàcc pròpe bù
Anche piccoli gesti come la degustazione dell’espresso nel bar preferito fanno parte del bagaglio di abitudini di cui abbiamo sentito la mancanza. E che riscopriamo con grande piacere. [Trad. Il primo caffè al bar è stato proprio buono]
5. Gh’ére la móto co la rösen
Il senso di libertà che danno le due ruote è stato soffocato per mesi, e riprendersi la strada è la metafora della vita che ci viene, almeno parzialmente, restituita. Dietro il rassicurante schermo del casco integrale. [Trad. Avevo la moto con la ruggine]
6. M’è sömeàt de èss piö bù de guidà
Il primo impatto con la circolazione dopo tre mesi di inattività è stato straniante, e si riportano casi di vera e propria confusione mentale. E chi se li ricordava i semafori rossi? [Trad. Avevo l'impressione di non saper più guidare]
7. La primaéra l’ó gna ésta
La prima uscita nel verde e nello splendore della natura ci fa capire per contrasto quello che abbiamo perso in questi mesi. E ci invoglia a godercelo, momento per momento. [Trad. La Primavera non l'ho neanche vista]
8. Gh’ó amò sö i góme de la niv
Tutte le scadenze, tranne quelle più dolorose come le bollette, sono state rinviate. Per ironia della sorte, molti stanno ancora circolando con le gomme da neve, inutili da qualche anno per viaggiare in città e dintorni. [Trad. Monto ancora le gomme da neve]
9. A l’sarà mèi ‘ndà del barbér
Anche se i barbieri sono già da tempo riaperti, non tutti hanno avuto modo di visitarli, e in casi estremi alcuni di noi si ritrovano con un look che farebbe invidia a Robinson Crusoe. [Trad. Sarà meglio andare dal barbiere]
10. Ó fàcc ü bèl gir söi nòs-cc sentér
Viviamo in un territorio meraviglioso, e le prime uscite non potevano che essere dedicate alle nostre montagne, capaci di sorprenderci sempre anche se le frequentiamo da quando eravamo bambini. [Trad. Ho fatto un bel giro sui nostri sentieri]