Rock'n'Rose in via Sant'Orsola Abiti per principesse metropolitane

Ha un nome grintoso e chic al tempo stesso, proprio come la sua fondatrice: è il negozio Rock'n'Rose di Sara Valsecchi. Inaugurato nel 2008, in questi sette anni non ha mai smesso di illuminare via Sant'Orsola a Bergamo di lustrini e paillettes. «Dopo il liceo scientifico, mi sono iscritta ad Architettura a Milano e dopo sono passata a Lettere e Filosofia a Bergamo. Ma nessuna delle due era la mia strada! Ho lavorato anche nell'azienda di mio padre (la Valsecchi Spa – complementi d'arredo), ma la mia vera passione era un'altra e non ci ha messo molto a venire allo scoperto – racconta Sara, mentre serve una cliente e sistema una giacca –. Ho sempre amato ricercare outfit e accessori particolari, fin da quando ero ragazzina le mie amiche venivano da me per un consiglio di stile o per carpire dall'armadio il look adatto a un evento». C'est la vie, insomma... e la sua sembrava già scritta nell'etichetta dei suoi abiti.




Collezioni e ispirazioni. «Questa boutique è nata come concept store: all'inizio vendevo molti più mobili, ma poi, visto che non ho il magazzino e non avevo spazio a sufficienza (mi appoggiavo sempre ai magazzini di mio padre), mi sono concentrata di più su abbigliamento e accessori». Così, ecco 40 metri quadrati di stile, per il guardaroba di una principessa metropolitana: «Faccio tantissima ricerca, partecipo a fiere del settore e m'ispiro tanto ai social network. Butto l'occhio ai blog di Chiara Biasi e Chiara Ferragni, perché quello che indossano loro diventa subito un must, ma la mia prima fonte d'idee sono i siti di e-commerce di store londinesi – continua Sara -. Nel mio negozio ho tre marchi storici, Molly Bracken (griffe francese), La Kore (italiana) e Glamorous (inglese). Indispensabile la presenza dei costumi firmati Bikini Lovers d'estate e degli stivaletti Mou d'inverno. Immancabili in questa stagione anche le pellicce ecologiche! Della bigiotteria non potrei più fare a meno delle marche Mercantia e Mentina, attorno a cui girano altre proposte di bijoux sempre nuove, sempre diverse (esattamente come succede per la moda)».
Numeri e business. Da buyer di successo del suo punto vendita, è stata spesso contattata per occuparsi degli acquisti di altre boutique o per realizzare dei franchising a suo nome: «Ma al momento del dunque, l'accordo sfuma sempre. Per riproporre il nome Rock'n'Rose voglio che un negozio abbia gli stessi connotati che ho dato io al mio, ma capisco anche che chi apre un'attività voglia metterci del suo...». Per ora nessun franchising, dunque, ma, in futuro, non si sa mai! Questa ragazza dagli enormi occhi verdi, a soli 31 anni si è costruita un salottino alla moda che fattura circa 170mila euro all'anno (questa, infatti, la previsione di fatturato stimata per fine 2015), che punta ai 190mila per il 2016. «Abbiamo trascorso momenti difficili nel 2012: la crisi ha toccato anche noi, siamo scesi a quota 100mila euro di fatturato. Ho fronteggiato quel momento delicato acquistando meno: ho seguito l'andamento del mercato», svela.




Dall'anno scorso, Rock'n'Rose propone anche un servizio sartoriale per creare abiti su misura: la cliente arriva in negozio con la foto di un abito, un'idea o una richiesta. In base al modello, si cerca il tessuto e si parte con la creazione. «L'abito tailor made viene confezionato da un laboratorio sartoriale di fiducia con cui collaboro – spiega la titolare – in genere si tratta di abiti da cerimonia, che hanno un costo che parte da 250 euro a salire! In questo primo anno abbiamo già soddisfatto 20 richieste». Dall'artigianato al web il passo è breve: «Abbiamo una vetrina di e-commerce da cui riceviamo circa 25-30 ordini al mese, anche se, per dire la verità, i clienti preferiscono ancora contattarmi tramite Facebook o addirittura via whatsapp».
Sarà per via del clima colloquiale che si respira in negozio o per la gioia di toccare con mano maglie scintillanti sui toni che vanno dal cipria all'oro e giacche morbide a tutto volume, ma le clienti amano sempre passare dal negozio di persona: «ne entreranno circa 25 al giorno, di cui solo 15 comprano – Sara descrive così il suo target di riferimento – vesto ragazzine di 14 anni come novantenni, vesto madri e figlie che vengono qui a fare shopping insieme!». Un pubblico eterogeneo e multiculturale, che cerca capi non convenzionali... «io cerco di differenziarmi e anticipare le tendenze. Quando poi la moda scoppia e arriva anche negli altri negozi, per me è giunta l'ora di rinnovare completamente il negozio e girare pagina».