Sei giovani all'estero ma con Bergamo nel cuore
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Se si dovesse dirlo coi numeri, sono circa 40mila i giovani italiani, tra i 18 e i 34 anni, che, l'anno scorso, hanno fatto le valigie per mete estere. La preferita è la Germania, subito seguita dal Regno Unito, dalla Svizzera e dalla Francia. Anche Bergamo non si sottrae a questo fenomeno dell'espatrio, legato soprattutto a motivi di studio (Erasmus, PhD, master, etc.) e lavoro: nel 2015, ad esempio, i bergamaschi trasferitisi erano 47.332, duemila in più rispetto all'anno precedente. Per la popolazione orobica, la fascia d'età più soggetta all'emigrazione si alzava un pochino: erano soprattutto i 35-49enni a lasciare il Belpaese, seguiti comunque a ruota dai 18-34enni. Le mete in cui i giovani bergamaschi scelgono di vivere? Londra innanzitutto, e poi Berlino (e la Germania in genere), la Svizzera e l'Australia. Questo, appunto, volendo dirla coi dati. Poi ci sono anche loro, quelli che sono partiti, a dirci perché, dove, come e quando. E soprattutto, quanto manca Bergamo.
Jacopo Fasolo, 25 anni
Fort William (Scozia, UK)
Laureatosi nel novembre 2015, Jacopo lascia la penisola italica per trasferirsi prima alle Canarie, poi alle Orcadi, a Edimburgo e infine a Fort William (la città più piovosa della Scozia!). Al momento sta frequentando un master in ecoturismo: una disciplina ancora sconosciuta ai più e dalla definizione complicata. Il sogno di Jacopo sarebbe quello di sviluppare un turismo consapevole e meno convenzionale, e a basso impatto ambientale, oltre che di far cogliere i problemi ai viaggiatori con attività mirate, quali le immersioni, cosa che il nostro Jacopo pratica abitualmente.
Cosa gli manca di Bergamo? La cultura bergamasca e quella italiana. Tutti quegli aspetti che fanno amare/odiare l’Italia, perché l’Italia è un Paese che ami e odi, ma che ti mancherà sempre. Di Bergamo rimpiange le camminate (specialmente quelle dal centro città a Città Alta), ma anche la pulizia e tutti quegli aspetti culturali che spaziano dal cibo all’architettura: in poche parole, il carattere stesso della cittadina.
Alessandra Ferreri, 28 anni
Bordeaux (Francia)
Dopo aver soggiornato per un po’ a Tolosa ed essersi laureata in seguito all’università di Bordeaux, l’energica Alessandra ha intrapreso la carriera di regista teatrale. A soli 28 anni, ha già messo in scena uno spettacolo interamente scritto da lei e creato una compagnia teatrale tutta sua (HEIMAT). Decidere di cambiare Paese è stata una decisione difficile per Alessandra, che non ha mai potuto contare su aiuti finanziari esterni. Ci racconta come sia stato difficile per lei il primo anno a Tolosa: il lavoro non le ha permesso di studiare e di come a Bordeaux sia riuscita a trovare un equilibrio lavorando la notte (in un centro con malati mentali) e frequentando le lezioni di giorno. La sua è stata una scelta molto coraggiosa e che ha richiesto molte energie, ma i risultati finali sono davvero sorprendenti, soprattutto vista la giovane età.
Cosa le manca di Bergamo? Le montagne e le passeggiate.
Paolo Amaglio, 27 anni
Lanzarote (Spagna)
Australia, Nuova Zelanda, Grecia, Germania, le Canarie e Lanzarote. Paolo è all’estero perché ama viaggiare e la sua voglia di apprendere da altre culture e visitare luoghi e paesaggi nuovi è immensa. L’espatrio, per lui, è anche un’occasione per cercare di imparare più lingue possibili, oltre che nuove mansioni. Obiettivi per il futuro? Continuare a viaggiare.
Cosa gli manca di Bergamo? Il cibo. E le abitudini, le cose che si fanno continuamente e che sono state (forse) il motivo per cui ha lasciato l’Italia e ha cominciato a viaggiare per il mondo.
Eleonora Pagnotta, 25 anni
Edimburgo (Scozia, UK)
Innamoratasi della Scozia dopo un Erasmus a Leeds, Eleonora decide di trasferirsi nella capitale scozzese. Come si mantiene? Insegnando. Italiano? Italiano e… giapponese!
Cosa le manca di Bergamo? Il cibo!
Massimo Pecchio, 31 anni
Maspalomas (Spagna)
Massimo ha deciso di emigrare in Spagna per avere nuovi stimoli e apprendere diverse lingue e soprattutto perché... le Canarie sono le Canarie! Al momento lavora in un hotel come barista/cameriere, professione che ha svolto anche negli anni passati.
Cosa gli manca di Bergamo? Gli affetti. Massimo, per ora, non ha intenzione di lasciare la Spagna (o almeno, non in un futuro prossimo), ma mai dire mai.
Alice Barcella, 26 anni
Parigi (Francia)
Partita a settembre da Bergamo, Alice si è spostata in Francia principalmente per apprendere una seconda lingua, oltre l’inglese (studiato in precedenza alle scuole superiori e all’università). La scelta della Ville Lumière è stata dettata dal suo amore per l’arte, il cinema e la letteratura contemporanea. Per mantenersi lavora (duramente!) il pomeriggio, mentre la mattina studia presso un istituto privato.
Cosa le manca di Bergamo? Gli amici, le montagne, il bidet, il cibo, Città Alta e le valli.