Enogastronomia e futuro

Sta per nascere il distretto del cibo di Bergamo, un progetto ambizioso e importante

La Giunta si esprimerà giovedì 25 febbraio e dovrà poi essere approvato da Regione. Comprenderà i territori della città, quelli dei laghi e delle valli

Sta per nascere il distretto del cibo di Bergamo, un progetto ambizioso e importante
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Ci siamo. Già giovedì 25 febbraio dovrebbe arrivare in Giunta comunale a Palazzo Frizzoni l'ordine del giorno per istituire ufficialmente il distretto del cibo di Bergamo, che comprende i territori della città, quelli dei laghi e delle valli. La creazione di questa realtà ha visto l'appoggio sia della maggioranza che dell'opposizione in Consiglio comunale e, una volta passato, sarà inviato in Regione Lombardia per l'approvazione definitiva.

Il progetto del distretto del cibo parte da lontano, quando nel 2018 il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali con allora a capo Maurizio Martina presentò il nuovo strumento in legge di bilancio, pensato per «garantire ulteriori risorse e opportunità per la crescita e il rilancio a livello nazionale di filiere e territori», che si aggiungeva alla creazione nel 2015 del "Tavolo permanente dell'agricoltura" a Bergamo. A queste misure si era poi aggiunta, nel 2019, la firma del Milan Food Policy Pact. Sempre in quell'anno, Bergamo aveva anche istituito il tavolo della Food Policy, con l'obiettivo di garantire cibo sano e accessibile per tutti, promuovere la sostenibilità del sistema alimentare, educare al cibo, lottare contro gli sprechi e promuovere la ricerca in campo agroalimentare.

Un progetto ambizioso e importante, tenendo conto delle numerose eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche del territorio, come i suoi formaggi con numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, che hanno valso il riconoscimento per Bergamo di Città Creativa dell'Unesco per la sua arte casearia.

In particolare, il distretto del cibo di Bergamo avrà l'obiettivo di riallacciare i legami tra coltivazioni agricole, cibo e cultura, sostenendo la promozione di innovazioni, investimenti, turismo e salute. L’ambito territoriale del distretto comprenderà i Comuni del Parco di Colli di Bergamo, il Gal (Gruppi azione locale) di Valle Brembana, Valle Imagna, Valle Seriana e Laghi bergamaschi, il Gal dei Colli di Bergamo e del Canto Alto, la Comunità Montana della Valle Imagna, Val Brembana, Val Seriana, Valle di Scalve e Laghi Bergamaschi.

«L’istituzione di un distretto del cibo allargato a gran parte della nostra provincia si inscrive in un più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio enogastronomico di Bergamo - ha commentato il sindaco Giorgio Gori a L'Eco di Bergamo -. Si tratta anche di uno stimolo rivolto alle amministrazioni pubbliche e alle aziende della filiera allargata del cibo per lavorare in sinergia, attraverso progetti condivisi di crescita, sviluppo, che creino sempre più buona occupazione e rispetto dell’ambiente grazie ai contratti di distretto e ai bandi europei del Next Generation».

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