“Tö sö ’l du de cópe”, che è un po’ il nostro “lei ti ha dato il due di picche”
Dall’uno al nove, ogni numero ha i suoi detti in bergamasco. Lo zero invece…

Di Ezio Foresti*
I numeri possono portare fortuna o sfortuna, essere considerati propizi o nefasti, servire semplicemente a far di conto. Nella cultura popolare sono protagonisti di numerosi detti e proverbi, nei quali dismettono gli abiti da fattori matematici e diventano sinonimi di esperienze di vita.
Partendo dal primo, tutti sanno che ìghen gna ü significa essere in bolletta, una scarsità tale di soldi da non riuscire nemmeno a nominarli. Al femminile invece assume il valore di “risoluzione”, “decisione”, nella frase ègnen a öna, ripetuta spesso da genitori impazienti oppure dal möradùr che incita il proprio bòcia.
Per quanto riguarda la cifra seguente, molto diffuso era du de agóst, usato per definire i “granelli” come il Tiraboschi chiamava pudicamente i testicoli. Tö sö ’l du de cópe non ha bisogno di spiegazioni, come sa chiunque sia stato rifiutato in amore.
Quello che secondo alcuni è il numero perfetto si presenta con tri i fa buna fì, forse a rappresentare i componenti minimi di una famiglia, senza scomodare la Trinità. O forse si riferisce semplicemente a una combinazione di carte favorevole.
Il quattro ha il compito ingrato di rappresentare piccole quantità di cose o persone, come in guadegnà chi quàter palanche, o gh’éra’ntùren quàter gacc.
Essere nel cap di sich pèrghe equivale a una situazione senza via d’uscita, mentre fa sich e du tri significa fare magri affari, rimettendoci.
Il sei ha la prerogativa di essere omonimo della siepe, che nella nostra lingua è sés (o sésa). Il sèt bèl è una carta pregiata della scopa, e gna per sèt gna per dersèt indica una negazione assoluta.
Òt compare nella locuzione incö òt, un modo di segnalare il trascorrere di una settimana. Dal növ a ‘ndà al dés è saperne più di un altro. Ci siamo dimenticati lo zero, ma abbiamo faticato a trovarlo. Finché abbiamo scoperto che nei vocabolari è sostituito dal termine nöla, nulla.
*in memoria
Due di coppe o due di picche?
I numeri hanno sempre una loro importanza poi uno ci può credere o no, l'importante è conoscere il loro significato