Alla sua nona edizione

Torna Libera la Festa a Osio Sopra Il festival che unisce musica e cibo

Torna Libera la Festa a Osio Sopra Il festival che unisce musica e cibo
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Stasera, a partire dalle 21, ricomincia a Osio Sopra Libera la Festa, il festival tutto cibo, birra e musica che quest’anno soffia la sua nona candelina. L’appuntamento è divenuto ormai una tradizione nel panorama della torrida estate bergamasca; un concentrato di energia e divertimento che fa capo a un magistrale lavoro di squadra, nonché a un inedito menù gastro-musicale slegato da ogni traccia di convenzionale.

Cosa c'è a Libera la Festa. Nello snocciolare i vari punti di forza di questa nona edizione di Libera la Festa, si potrebbe iniziare presentando Liberala, la neonata birra artigianale pensata appositamente per l’occasione dal birrificio Croce di Malto di Novara, una dubel di sei gradi e mezzo che entrerà in scena accompagnata dalle più veterane Hell, Seta, Vergott. Oppure si potrebbe parlare della squisita selezione musicale, i cui legami a realtà della scena artistica non solo bergamasca garantiranno concerti imperdibili. Si potrebbe raccontare della cucina a kilometro zero, del contest ideato per i birrai domestici, del gioco dell’oca organizzato dal Cesvi nella serata di domenica.

 

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L'inizio. Ma in compagnia di Elisabetta Brugali, una degli organizzatori del festival, cominciamo dagli albori, dall’estate che diversi anni fa vide una manciata di energici ventenni creare dal nulla lo scheletro di una festa che si fa di anno in anno più tenace. «Tutto ha avuto inizio dal progetto del Centro Giovanile di Osio Sopra. È all’interno di quell’ambiente che abbiamo maturato la volontà di organizzare un evento che fosse ideato e messo in piedi totalmente da noi», racconta Elisabetta. «Ci siamo prima fatti i muscoli dando una mano nelle altre feste locali, finché l’occasione è arrivata, e siamo riusciti ad organizzare Libera la Festa. L’esperienza si era rivelata incredibilmente forte, eravamo soddisfatti perché ce l’avevamo fatta, era il nostro risultato. Da lì, la spinta a migliorarsi non è che aumentata».

L'associazione. Da quella prima iniziativa nasce l’esigenza di darsi un’identità, ed è così che viene fondata l’Associazione culturale vera e propria: il nome è semplice, si chiama Libera la Testa, ed è attraverso questa nuova realtà che i ragazzi imbastiscono una serie di altri progetti, tra cui una collaborazione con la compagnia teatrale Qui e ora, l’organizzazione di cene e pranzi multietnici, la piantumazione dell’area verde di Osio Sopra. Benché l’Associazione sia quindi impegnata su diversi fronti culturali, sembra rimanere il festival estivo la loro più imponente espressione. Sarà che quella di Libera la Festa è una creatura diventata grande insieme agli stessi ragazzi che 9 anni fa la idearono e che nel tempo l’hanno resa un appuntamento sinonimo di qualità e bellezza.

La beneficenza. «Le ultime edizioni sono state le prime a portare un effettivo riscontro in termini economici, per questo abbiamo deciso di allargare un po’ gli orizzonti. L’anno scorso abbiamo devoluto 1000 euro alla Casa del Sorriso, un progetto Cesvi che opera in Sicilia e che si occupa di bambini italiani e stranieri costretti a vivere in situazioni degradanti. Quest’anno invece, se i fondi lo consentiranno, vorremmo sostenere Sicilia Sapori cult, un progetto che prevede un mix tra l’artigianato della regione e l’integrazione degli stranieri».

 

 

Cucina professionale e a km zero. Tra gli aspetti fragili che Elisabetta sviscera rispetto all’evento, c’è invece la scarsa comunicazione con l’esterno. «Quello che ci è stato rimproverato nelle scorse edizioni è stata l’assenza di informazioni specifiche. Stavolta abbiamo sentito il bisogno di motivare le nostre scelte, da quelle culinarie a quelle musicali. Vorremmo essere un po’ più chiari. Tutto è pensato e niente è lasciato al caso, ma spesso la gente non lo sa, il lavoro che c’è alle spalle non viene percepito». Quello che allora andrebbe messo in rilievo, è che dietro le quinte non ci sono solo stimabili volontari con una segreta passione per i fornelli, ma veri e propri chef, cuochi professionisti che si ingegnano per offrire una vasta e accurata selezione di piatti.

Il secondo dato fondamentale è la scelta della cucina a chilometro zero: «La carne la prendiamo dall’azienda agricola Fontana, qui a Osio Sopra, a pochi passi dall’area feste. E così facciamo per i formaggi, che vengono direttamente dalle montagne». E siccome Libera la Festa intende stare al passo coi tempi, le novità introdotte quest’anno sono il veggie burger, il fish burger e il vegetarian burger.

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Il calendario musicale. A dare spazio alle numerose band che si esibiranno, ci saranno due palchi e quattro serate di tempo, organizzate in collaborazione con diverse realtà, tra cui: Bergamo Sottosuolo, Progetto Cervo, Sea Shepherd Italia e Soundreef. Il panorama offerto spazia dalle sonorità prodotte da elettrodomestici a quelle più irresistibilmente tradizionali del puro rock’n roll, per concerti dove lo stupore e il divertimento sono assicurati. Ecco il calendario:

  • Giovedì 28 luglio: Soviet Soviet,  Storm{O}, DAGS e i Nohaybanda.
  • Venerdì 29 luglio: Uzeda,  Fuzz Orchestra, Bangarang!, Vanarin.
  • Sabato 30 luglio: The Rock’N’Roll Kamikazes, Messer Chups, Surfin’ Lungs, Le Muffe. A seguire, la silent disco con John Terrible & Svetlana Zombirella fino alle 5 del mattino.
  • Domenica 31 luglio: Bamboo, Indianizer, Martello
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