Tre percorsi orobici per allenarsi (aspettando la stagione sciistica)

Foto in copertina ©BergamoPost/Antonio Milesi.
L’inverno è ormai alle porte: c’è chi preferisce restare a casa, magari al tepore del camino, e chi aspetta con ansia la neve. Sono infatti sempre di più gli sci alpinisti che affollano le nostre montagne e così i ciaspolatori, che, armati di bastoncini e racchette, si godono un giro nel bianco paradiso della neve fresca! In entrambi i casi, per non farsi trovare impreparati, è d’obbligo preparare le gambe in arrivo della stagione. Non servono grandi imprese, bastano alcune ore di salita e un paio di bastoncini da trekking! Vi proponiamo allora tre escursioni adatte alle scopo, che vi permetteranno di affrontare un’ascesa con le ciaspole o gli sci con un minimo di allenamento. I percorsi sono in ordine di difficoltà e hanno un dislivello crescente. Tutti partono poco distanti da Bergamo e sono di facile raggiungimento, quindi adatti a tutti.
Il Pizzo Cerro




Il Pizzo Cerro (1285 mt.) è un cucuzzolo erboso posto sopra Zogno. Spesso accantonato per mete più blasonate e importanti, resta comunque un luogo affascinante e panoramico, sia d’estate che d’inverno. La partenza avviene dalla chiesetta di San Gaetano, a Catremerio, frazione di Brembilla, lungo il segnavia CAI 595. Il sentiero sale nel bosco costeggiando alcuni capanni di caccia, con una pendenza costante ed è sempre ben segnalato. Dopo circa mezzora di cammino, arrivati in prossimità dell’ennesimo capanno, ci si trova davanti la larga cresta che porta alla vetta, ormai quasi a portata di mano. Il sentiero prosegue e, ignorando le deviazioni per il Monte Foldone e il Monte Castello Regina, si continua sul percorso che, con un’ultima salita, porta al Rifugio Lupi di Brembilla. Ancora pochi minuti e si raggiunge la cappella posta sulla sommità del Pizzo Cerro, dove ad attendere il camminatore c'è un panorama che spazia su tutta la pianura e le vicine montagne circostanti: meraviglia! Il tempo complessivo (andata e ritorno) è di poco più di un’ora e copre un dislivello di 300 metri. L’allenamento ideale come prima uscita!
Il Monte Linzone




Il Monte Linzone svetta sopra tutta la pianura bergamasca. Lo riconosciamo per i ripetitori, posti lungo la sua cresta che degrada versa la cima del monte Albenza. Sono numerose le vie di salita che conducono sul cucuzzolo di questa montagna “bonaria”, che vista dalla pianura altro non sembra che un enorme panettone! Per questo allenamento si parte dal cimitero di Roncola San Bernardo (854 mt.), seguendo il segnavia CAI 571. Il sentiero non è mai difficile, prosegue nel bosco sempre ben segnalato fino ad arrivare in prossimità di alcune stalle, dove il panorama inizia ad aprirsi e a mostrare Bergamo e la pianura. Dopo circa un’ora di cammino, un segnavia indica il percorso da seguire e con un ultimo sforzo si raggiunge la croce di vetta (m.1392)! Il panorama nelle giornate serene spazia su tutta la pianura ma anche sulle montagne orobiche e valtellinesi. Un balcone bellissimo che, nonostante la bassa quota, permette una visuale a 360 gradi. Da vedere almeno una volta, magari al tramonto, programmando una discesa notturna con la lampada frontale. Questo “giretto” dura poco più di due ore e ha uno sviluppo di circa 7 chilometri e mezzo. Il dislivello positivo è di circa 600 metri e le informazioni riportate sono complessive (andata e ritorno).
Il Canto Alto




Il Canto Alto è una montagna molto frequentata, d’estate e d’inverno, sia per la facilità di accesso che per il panorama che si può godere dalla cima. L’itinerario qua descritto differisce dalla via classica di salita e permette di compiere un giro più lungo ma molto appagante. La partenza avviene da Bergamo, più precisamente da via Quintinio Alto, a Monterosso. Il nostro segnavia è il CAI 533, che sale seguendo la strada tra le belle case del quartiere di Monterosso. Alternando tratti su asfalto a tratti su sentiero, si raggiunge la Chiesetta di San Marco e il Colle della Maresana. Abbandonata la strada, si segue la traccia che conduce alla Croce dei Morti e alla poco distante Forcella del Sorriso (759 mt.). Si lascia il sentiero CAI 533 (che sale al Canto Basso) e si prende il CAI 302 (con chiare indicazioni per il Canto Alto), che si raggiunge dopo due ore di cammino. Sulla vetta a metri 1146 è posta un’enorme croce e, ad attendere l'esploratore, un panorama mozzafiato, che ripaga sicuramente della fatica. Dalla vetta si può poi scendere in direzione del Rifugio Alpini, posto poco sotto, e tornare sul sentiero comune all’andata. Questa gita supera le quattro ore di cammino, ha una lunghezza di circa 17 chilometri e un dislivello positivo di circa 1000 metri. Anche qua le informazioni sono complessive (andata e ritorno).
Queste escursioni permetteranno di arrivare all’inizio della stagione invernale magari non preparati come la Compagnoni, ma comunque pronti per affrontare le prime escursioni e sciate sulle neve. Non ci resta poi che lucidare le ciaspole, sciolinare gli sci e attendere i primi fiocchi!