Mobilità urbana

I turisti potranno salire in Città Alta con i bus a due piani scoperti

I turisti potranno salire in Città Alta con i bus a due piani scoperti
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Per salire in Città Alta siamo fermi al 1887, ma qualcosa si sta smuovendo. L’idea è quella di rafforzare il collegamento con il borgo antico di Bergamo attraverso un servizio di pullman turistici appositi, che portino i visitatori nel cuore della bellezza cittadina, permettendo anche di godere del panorama e della vista delle mura da una prospettiva che le valorizzi. Per questo motivo i pullman a due piani scoperti, quelli tipicamente londinesi, sarebbero la soluzione ideale. Ma sulla tipologia di mezzi che verranno impiegati ancora non c’è certezza.

Ne abbiamo parlato con l’assessore alla pianificazione territoriale e alla mobilità, Stefano Zenoni: «È un discorso che stiamo portando avanti da qualche tempo con Atb. In realtà speravamo di riuscire a partire con questo servizio già questa estate, non necessariamente dall’inizio, ma per ragioni prettamente organizzative dell’azienda dei trasporti abbiamo dovuto rimandare. Ormai siamo agli sgoccioli della stagione e per i mesi autunnali e invernali il problema sarà decisamente meno impellente. Con ogni probabilità verrà attivato a partire dalla prossima primavera».

 

L’assessore alla mobilità Stefano Zenoni

 

I pullman partirebbero dalla stazione e dalla zona piscine?
«Sicuramente dalle piscine, che è il luogo dove arrivano normalmente. Sulla stazione è ancora tutto da valutare. L’idea era di far scambiare le persone dal mezzo del loro operatore privato a qualcosa di più istituzionale, che però non può essere l’autobus di linea, perché il mondo turistico non ne sarebbe particolarmente soddisfatto. Questo interscambio potrà avvenire in vari punti, oggi parcheggiano alle piscine, però ci potrebbero essere anche altri luoghi. Sul numero di questi ultimi bisognerà anche valutare la risposta dei turisti a livello di quantità di richieste e prenotazioni».

La stazione sarebbe sicuramente un ottimo punto di partenza. C’è il nuovo ufficio turistico, ovviamente i treni che arrivano, e sarebbe anche un modo per ravvivare quella zona. I pullman sarebbero quelli a due piani scoperti? Atb li ha già comprati o li sta comprando?
«Stanno facendo delle valutazioni con altri soggetti. Sulla tipologia non possiamo ancora dare risposte certe. In passato il sightseeing c’era già stato con quel tipo di mezzi. Certamente non potranno essere quelli di linea, ma più prettamente turistici. Poi che siano di uno o due piano, con la terrazza panoramica o meno non posso ancora dirlo. Atb sta lavorando su questo aspetto».

 

Foto di Roberto Riva

 

Così i turisti possono fare il giro delle mura. Ma se qualcuno vuole anche prendere la funicolare?
«L’idea è quella di comprendere nel biglietto due viaggi, andata e ritorno, permettendo in questo modo di scendere con la funicolare, per esempio. A quel punto il pullman li raccoglierebbe da sotto, portandoli poi al punto di ritrovo iniziale, dove il loro autobus li aspetta. Questi sono servizi speciali, diciamo, prenotati. La comitiva fa la sua prenotazione, paga e poi può scegliere: salire e scendere coi pullman nuovi, oppure salire col pullman e scendere con la funicolare e poi prendere di nuovo il nostro mezzo. Ci sarebbero diverse combinazioni, a seconda delle scelte organizzative».

I costi?
«Sarebbero un po’ più bassi rispetto agli attuali servizi speciali. Oggi lei può telefonare ad Atb, prenotare un pullman e domani farsi portare con il suo gruppo. Il costo si aggira sui duecento euro circa. Il servizio che vogliamo introdurre invece sarebbe accessibile a cifre un po’ più basse. Vorremmo fare dei prezzi promozionali, diciamo. L’operatore poi potrà combinare autobus e funicolare; essa è un monumento, la gente la vuole vedere, anche per questo c’è sempre una coda infinita e magari gli autobus di linea vuoti».

 

Foto di Enrico Azzola

 

Ciò permetterebbe di sgravare la situazione che si crea oggi alla funicolare bassa.
«È un vero caos. Tra la coda della gente che vuole prendere la funicolare, i pullman turistici che arrivano contemporaneamente e devono far manovra in spazi stretti. Si blocca tutto. I bus turistici non possono salire in Città Alta per un provvedimento che esiste da circa dieci anni, perché altrimenti rischiano di incastrarsi nelle porte. Per questo motivo vengono fermati prima, con la conseguenza di spostare il problema più in basso. Il caos una volta era a Colle Aperto, adesso è lì alla funicolare bassa. A questo punto l’ideale sarebbe tenerlo ancora più fuori».

Il problema delle porte non si ripresenterebbe con dei pullman doppi?
«Bisognerà sicuramente valutare l’altezza dei mezzi. Quelli dei sightseeing riuscivano a passare, l’altezza delle porte si attesta intorno ai tre metri e mezzo. Poi un conto è avere l’autista che arriva dalla Polonia e non è mai venuto a Bergamo. Uno del posto invece saprebbe come approcciarsi alla porta nel migliore dei modi. Bisognerà in ogni caso trovare dei mezzi che stiano sotto la sagoma degli archi».

 

Foto di Antonio di Mezza

 

Questo servizio sarebbe valido solo per i gruppi che arrivano con i bus turistici o se ho qui due amici in città posso farglieli prendere?
«No, sarebbe un servizio specifico a pagamento. Non è previsto un giro periodico, tipo quattro volte al giorno. Quello sarebbe un ritorno al sightseeing, che non è nelle nostre previsioni. Anche perché quando era attivo non funzionò particolarmente bene. Non ero io l’assessore ma da quanto mi hanno detto pare non avesse grande seguito. Questa è invece una scelta che serve in primo luogo a tamponare i problemi della zona funicolare, che in alcuni giorni è davvero caotica. Per arrivare potenzialmente qualche mese dopo a vietare del tutto ai pullman turistici di arrivare fino a lì, facendo in modo che si fermino in uno dei punti più esterni individuati. Altre città hanno risolto il posteggio dei pullman vicino al centro storico facendo pagare loro l’ingresso. Bergamo non fa pagare un ticket, ma chiederebbe di attivare questo servizio aggiuntivo. I costi per i turisti sarebbero contenuti: mettiamo centocinquanta euro, da dividere tra una cinquantina di persone. Due o tre euro, come due biglietti in sostanza, forse anche meno».

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