Storia, numeri, curiosità

Tutto sulla Torre dei Caduti Adesso che ci si può salire gratis

Tutto sulla Torre dei Caduti Adesso che ci si può salire gratis
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24 maggio 1915, l'Italia entra in guerra. 24 maggio 2015, la Torre che a Bergamo ricorda i soldati caduti nel combattimento ha aperto al pubblico con un nuovo e completo allestimento, per diventare il simbolo della memoria. Ci sono voluti una manciata di mesi, sei per l'esattezza, per restaurare l'esterno dell'edificio e completare il percorso espositivo dei cinque piani interni, ma ora un altro piccolo passo verso la valorizzazione della storia e della cultura bergamasca è stato fatto e la Torre si aggiunge agli altri punti di riferimento della storia cittadina. Quello della riapertura della Torre dei Caduti, infatti, è un nuovo tassello della costruzione del “museo diffuso” che di Bergamo racconta la storia secolo per secolo, attraverso i suoi monumenti e i suoi riferimenti culturali.

Domenica 24 maggio la Torre ha visto la sua grande giornata, con l'inaugurazione alle 12.00 e l'ingresso libero fino alle 24.00, regalandosi una notte totalmente dedicata e, potremmo dire, magica. Ora, fino alla fine del mese, i 188 gradini che portano alla terrazza saranno aperti al pubblico tutti i giorni e gratuitamente, mentre da giugno il museo garantirà le aperture nel fine settimana con un biglietto di tre euro.

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Il nuovo allestimento. All'interno i vari piani raccontano sia il legame fra la Torre e i caduti della Grande Guerra sia la definizione dell'edificio come luogo simbolo della città. Per anni, infatti, la Torre è stata il fulcro di manifestazioni, incontri, celebrazioni che l'hanno resa un luogo vivo e importante. Per questo, oltre alle commemorazioni, nelle sale trovano spazio i suoni, i canti, i discorsi e gli applausi che l'hanno animata negli anni; i disegni e le immagini di quella Bergamo vecchia e nuova sulla quale da sempre svetta, fino in cima, con la sua terrazza panoramica che lascia letteralmente senza fiato.

Tutto questo è stato possibile grazie al contributo economico della Fondazione Banca Popolare e della Banca Popolare, che della Torre erano (anni fa) i proprietari. Al loro apporto al progetto si aggiunge quello della Fondazione Bergamo nella Storia che si è occupata di gestire tutta la ricerca storica e il percorso espositivo grazie alla consulenza di Paolo Mazzariol, Lorenzo Pezzica e Monica Resmini. Il monumento è stato restaurato su progetto dello Studio Architecno e l’allestimento interno è stato pensato da Trussardi design. In particolare, i materiali esposti sono stati attinti dall'archivio fotografico Sestini, dagli archivi della Biblioteca Maj e dall'archivio di Stato, oltre che ad alcuni privati che hanno donato oggetti e stampe.

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Le curiosità. Due sono le curiosità principali di questa riapertura. La prima riguarda l'intervento conservativo che ha interessato il meccanismo dell'orologio. Fu realizzato dalla ditta Frassoni di Rovato ed è un'imponente struttura di 192 cm di altezza, 155 cm di larghezza, 40 cm di profondità, resa nuovamente funzionante a scopo didattico dal lavoro volontario dei mastri orologiai dell'Associazione A.r.a.s.s. Brera onlus. La carica manuale avrà una durata di 14 ore, con ricarica ogni 12.

La seconda curiosità riguarda il lungo lavoro dedicato alla memoria dei Caduti. La torre, che è stata intitolata a loro nel 1921, inizia il suo percorso proprio con la sala del Sacrario, con lapidi in marmo nero sulle quali sono incisi in oro i nomi di quasi mille caduti della città nella prima guerra mondiale. Il database elettronico disposto nella seconda sala, invece, permette di consultare un archivio telematico che al momento raccoglie la scheda di circa 12.093 soldati che parteciparono al conflitto. Si tratta ancora di un elenco incompleto che la Fondazione Bergamo nella Storia si propone di ultimare nel tempo.

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La storia della Torre. Realizzata dall'architetto Piacentini che vinse il progetto nel 1907, la Torre inizialmente fu pensata come elemento decorativo adatto a valorizzare il nuovo centro funzionale della città e valorizzare il quadrilatero della Fiera, ormai in decadenza. L'inizio della guerra e le difficoltà connesse ne rallentarono la costruzione e il monumento fu inaugurato soltanto il 27 ottobre 1924, dopo che già si era decisa la sua destinazione a luogo della commemorazione dei caduti. L’edificio, a pianta quadrata, misura quarantacinque metri in altezza, con cinque piani, terrazzo e castello campanario. Lo svolgimento di numerose manifestazioni pubbliche intorno alla Torre nel corso del Novecento, insieme alla consuetudine per generazioni di bergamaschi di incontrarsi, passeggiare e trascorrere il tempo libero nei locali pubblici e lungo il viale del Sentierone, rafforzarono ruolo e funzioni dell’area, sempre più vissuta e percepita come nuovo centro cittadino. Al nucleo antico di Città Alta si affiancò il complesso architettonico piacentiniano, simbolo della Bergamo moderna e dei nuovi centri di potere.

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