Un tuffo nel Medioevo a Gromo Cronaca di un weekend unico

Sabato 20 e Domenica 21 Agosto, Gromo è tornata a risplendere della bellezza del Quattrocento, con rievocazioni storiche, musica, eventi e cibi tradizionali, il tutto organizzato dalla Pro Loco Gromo, con la collaborazione del Comune, della Croce Blu, del Gruppo degli Alpini della sezione del luogo, dello Sci Club Gromo, delle Signore di Colarete e della Promoserio. L’invito è stato rivolto agli abitanti, ai turisti, ai villeggianti e anche ai passanti: «Madame e messeri, venite a vedere e gustare la splendida atmosfera medievale del borgo di Gromo».
Da giorni Piazza Dante, proprio al centro del paese, ospita la ricostruzione dell’antico borgo medievale in miniatura, realizzata in collaborazione con l’associazione Amici del presepe di Cerete, un’anticipazione in piccola scala della manifestazione del weekend. Sabato 20 agosto la pioggia non ha smorzato gli entusiasmi e, come da programma, non è mancata una sfilata in abiti d’epoca e le vie si sono riempite di mercatini, bancarelle e hobbisti di arti e mestieri medievali: il banco dei coltelli intagliati a mano, lo stand degli stemmi dove scoprire l’origine del proprio cognome, il mercatino delle pulci, i negozietti di gioielli e oggetti fatti a mano, di legno intagliato, di sedie impagliate. Ovviamente alla cultura si sono affiancati momenti di convivialità e gli stand gastronomici hanno proposto degustazioni di piatti tipici e servizio cucina.
Inoltre hanno dato l’onore della loro presenza la Corte di Teranis, associazione culturale di Terno d’Isola specializzata in danze medievali, studiate su testi antichi del XV-XVI secolo, sia la Compagnia d'arme del Carro di Solza, che mette in scena tecniche di combattimento con spada, ricostruendo fedelmente l’attività di una compagnia colleonesca nel periodo 1460-1480, seguendo fedelmente lo stile riportato negli antichi codici del XV e XVI secolo.
La falconeria Falcon’s Nest di Alberto Lideo, che addestra e alleva rapaci da anni, ha esposto i suoi esemplari al pubblico, suscitando la meraviglia dei grandi e dei piccini con l’imperiosa aquila delle steppe, i simpatici barbagianni, i falchi gheppi e altri maestosi uccelli, e si è esibita di fronte a un pubblico stupefatto in dimostrazioni di volo.
Alla sera, in occasione della cena preparata dall’Associazione Pescatori Sportivi dell’Alto Serio e della serata musicale a seguire, la Pro Gromo ha colto l’occasione di festeggiare i suoi 50 anni di vita, che l’hanno vista protagonista di numerosi eventi e manifestazioni, tutti all’insegna della riscoperta delle tradizioni, dell’arte e della cultura del paese. Durante la festa Enzo Valenti, il fondatore dell’associazione, i soci onorari e gli ex presidenti sono stati insigniti di medaglie e attestati. Per mantenere vivo lo spirito della Pro Gromo, sono state organizzate delle competizioni molto particolari, come quiz sulla geografia e sulla storia del borgo e una gara alla donna che più in fretta cuciva all’uncinetto.




Domenica la rievocazione è continuata con un’altra sfilata in costumi medievali, cui hanno partecipato sia alcuni figuranti del luogo, sia la compagnia Astorica di Albino, associazione che dal 2008 si occupa di rievocazioni storiche in costume, e proprio il presidente Giuseppe Usubelli ha magistralmente coordinato l’intera parata, partita dal fondo di Via Milesi, per giungere in piazza Dante. Giuseppe ci ha raccontato che è la terza edizione di Gromo medievale cui Astorica partecipa, invitata dalla Pro Loco, ma quest’anno, essendo la settimana di Ferragosto, il gruppo non ha potuto presentarsi al completo ed è mancata l’attrazione della cavalleria.
A seguire gli sbandieratori di Pontida hanno allietato il pubblico con le evoluzioni delle loro bandiere, accompagnati da musiche dal suono vagamente trobadorico, e i tamburini con un giullare di corte – che nella realtà è una ragazzina e si chiama Emma – si sono esibiti con musica e acrobazie.




Al centro della piazza hanno poi duellato tre soldati dell’Astorica, Edo, Flavio e Fabio (per l’occasione hanno interpretato Edo ‘il bello’, Fabio ‘il dotto’ e Flavio ‘il brutto’), agghindati come veri milites del basso Medioevo, chi con la brigantina, chi con pesanti cotte metalliche, con il capo protetto sotto da un’infula in stoffa e sopra dal camaglio e dall’elmo, con pugnali e asce sulla cintura, con le spade e la mazza ferrata tra le mani.
In serata, in Piazza Dante, ancora l’associazione albinese ha messo in scena una rappresentazione, ambientata ai tempi dell’Inquisizione: una donna è ingiustamente considerata rea di stregoneria da tribunale della Santa Inquisizione, che spadroneggia in tutta Europa, accusando d’eresia anche gli innocenti, ma uno dei soldati si fa avanti per proteggere l’innocente, sperando nell’indulgenza. L’Inquisizione sfida a morte la sua irriverenza scagliandogli contro due guerrieri: il duello è cruento eppure spettacolare, poiché si combatte a suon di spade realmente infuocate e con le asce, a mani nude e senza scudo. Infine i combattenti comprendono che non val la pena sacrificarsi per l’Inquisizione, che lì non rappresenta né Dio né la giustizia, ma solo la sete di sangue di uomini corrotti e senza scrupoli. I soldati, uniti dagli ideali della verità e della libertà, liberano la donna perché, riecheggiando Sant'Agostino, «nessun uomo può conoscere un altro uomo, ma solo il giudizio di Dio può dire la verità».