Bio ed ecosostenibile

Negozio Vicinia in via XXIV maggio La prima bottega a chilometro 035

Negozio Vicinia in via XXIV maggio La prima bottega a chilometro 035
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Non esistono solo negozi di alimentari a chilometro zero: da qualche giorno, a Bergamo, esiste anche il primo negozio a chilometro 035, che propone una grande varietà di scelta di prodotti del territorio, della città e della provincia. «Vicino è meglio – è la filosofia del punto vendita, espressa fin dal nome – indica alimenti bergamaschi con certificazione biologica oppure privi di tale certificazione, ma coltivati comunque secondo i requisiti dell'agricoltura biologica se non addirittura biodinamica. Sul nostro territorio vi sono piccoli produttori che non hanno la forza economica per certificarsi pur avendone tutte le caratteristiche; ve ne sono altri che hanno dedicato la loro vita alla coltivazione delle specie autoctone secondo i rigidi dettami del biodinamico, ma che non credono nella certificazione perchè spesso hanno visto prevalere denaro e burocrazia sulla sostanza. Vicinia sostiene tutti questi piccoli produttori e diffonde i loro prodotti di alta qualità».

 

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Posted by Vicinia on Domenica 13 dicembre 2015

 

A parlare sono Roberta Zucca e Claudio Bonetalli, titolari del punto vendita insieme ad Agostino Quarenghi (l'architetto che ha progettato lo spazio), Roberto Fiorendi (il falegname che ha realizzato gli arredi, membro attivo dell'associazione Zero Waste Italy, da anni impegnata nella strategia rifiuti zero) e Maurizio Degli Antoni (che ha studiato il gestionale e i sistemi informativi). Roberta, dopo una laurea in Economia e Commercio e una vita dedicata alla finanza, ha voltato pagina, facendo diventare la passione per la buona tavola la sua attività primaria, e lo stesso vale per Claudio, che vanta il medesimo iter di studio della sua socia e un background in una multinazionale americana dedita alla tecnologia: «A un certo punto mi sono chiesto come ci si potesse nutrire e fare la spesa nel massimo rispetto dell'ambiente e del territorio, eliminando le emissioni di anidride carbonica e seguendo sempre le stagionalità, per trarne un vantaggio sia dal punto di vista nutrizionale che di gusto».

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Claudio e Roberta
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Dopo un anno di idee, progetti, studi, ricerche, persone incontrate sulla propria strada e mani strette per sancire accordi, finalmente il sogno è diventato realtà, aprendo le porte al pubblico il 18 dicembre 2015. In via XXIV Maggio 50, dove prima sorgeva una banca, ora ci sono 120 metri quadrati dedicati a una bottega di gusto che offre dalla materia prima originaria come frutta e verdura fino ai trasformati come pasta, vellutate di verdura, latte vegetale, confetture e molto altro. «Abbiamo all'incirca 40 fornitori – spiega Roberta – tutti attenti a seguire in prima linea l'intera filiera, a partire dalla scelta del seme antico al posto dei più comuni semi ibridati. Scegliamo solo produttori che antepongono la salute del consumatore al mero profitto». Parole che sanno di buono, sia a breve che a lungo termine, e che trovano riscontro in nomi di nicchia, tutti situati a un raggio di breve distanza da Bergamo, «tranne alcuni casi di eccellenze che provengono da altre regioni, come le arance siciliane o il latte vegetale prodotto dalla famiglia Gallo dell'azienda agricola Terra e Pane di Santarcangelo di Romagna – continua la titolare –, che utilizza solo i suoi cereali e risponde a rigidissimi parametri di controllo che garantiscono la massima trasparenza».

Sulla trasparenza la signora Zucca insiste molto, «a parte poche referenze, quasi tutti i nostri articoli provengono da qui vicino, quindi sono controllabili non solo da noi che li distribuiamo, ma anche dal consumatore, che vuole essere certo di quello che mangia». Se frutta, verdura e cereali arrivano dall'Azienda Agricola Moioli di Scanzorosciate e il pane è preparato solo con farine derivate da semi bio dal forno Oro Bianco di Alessio Colombo a Valbrembo, sugli scaffali sono esposti in bella mostra anche i trasformati firmati Cibolab, come la composta di cipolla al Moscato di Scanzo e le marmellate di semi antichi (ciucarin e miele, mele perse, pesche glohaven, gigante di vranja, solo per citarne qualcuna).

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«Il nostro fiore all'occhiello è la modalità 'sfusa' – continua il signor Bonetalli –. L'obiettivo è quello di ridurre drasticamente l'utilizzo del packaging o almeno di offrire imballaggi in materiale compostabile o riutilizzabile. Noi promuoviamo le prime tre R del progetto Rifiuti Zero, ovvero: riduzione dei rifiuti, riuso di ciò che già esiste e riciclo del non riutilizzabile. In tal modo possiamo contribuire a una riduzione di rifiuti e di energia impiegata per produrli nonché trasportarli». Legumi, pasta, riso, cereali, tè, tisane e piante officinali sono tutti acquistabili a prezzo ridotto, con un risparmio sulla confezione: «Noi proponiamo sacchetti di carta o di tessuto per far aiutare il pubblico a entrare in quest'ottica» precisa Roberta. Assolutamente gratuita è invece l'acqua microfiltrata sia naturale che gasata: «Gli utenti possono venire qui con le loro bottiglie o comprarne qui una vuota (che in seguito sarà riutilizzata) e prendersi tutta l'acqua che vogliono». Altro esempio di autogestione green arriva dal mulino-fioccatrice, un macchinario che produce la farina con i semi prescelti, così come i fiocchi per la colazione. «Noi vogliamo proporre un modello di spesa 2.0 – riassume Claudio – che proponga tutto ciò che la dieta mediterranea impone (perché in passato non era un'abitudine consolidata mangiare carne o zucchero raffinato). È già attivo anche il reparto gastronomia, che propone circa 10 piatti diversi al giorno tra primi, secondi, contorni e dolci e una cantina di etichette, destinate ad aumentare nel giro di poco tempo». Perché va bene fare pasti veloci, ma senza mai rinunciare al bello (dal punto di vista estetico di presentazione del piatto) e del buono che c'è!

Progetti per il futuro? Una sezione di e-commerce tra qualche mese e attivare un servizio consegne in città. Ovviamente a bordo di una bicicletta o, al massimo, di una bici elettrica. «A breve organizzeremo anche incontri con i produttori, per presentarli direttamente ai clienti e approfondire il risultato del loro lavoro che ritroviamo sulla tavola – conclude il titolare – così come altri incontri con nutrizionisti, dietologi e chef».

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