Conto alla rovescia alla Serie A Il punto sull'Atalanta di Gasp

Conto alla rovescia alla Serie A Il punto sull'Atalanta di Gasp
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Il conto alla rovescia inizia oggi alle 16. Atalanta-Lazio, prima partita del campionato di Serie A 2016/2017 per i nerazzurri, si giocherà domenica 21 agosto alle 20.45, a Bergamo, e dopo i due giorni di riposo concessi da Gasperini al termine della gara di Coppa Italia con la Cremonese, nel pomeriggio il gruppo si ritroverà a Zingonia. Con il mercato aperto e con la preparazione ancora da rifinire, come sta l’Atalanta? Come inizierà la stagione contro i biancocelesti? A che punto è il cantiere iniziato a luglio con il mister di Grugliasco al timone? Facciamo il punto della situazione a 6 giorni dall’avvio della stagione e diciamo subito come la pensiamo: per quello che abbiamo visto, il progetto c’è e si vede.

 

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Rivoluzione 3-4-3. Il concetto più evidente emerso in queste prime settimane di lavoro è il nuovo modulo. Il 3-4-3 di Gasperini non è una semplice traduzione numerica di come i giocatori occuperanno il campo ma rappresenta una vera e propria filosofia. Per chi non ha seguito gli allenamenti, probabilmente è stupefacente vedere Toloi in costante proiezione offensiva al pari di Dramè, Conti o Spinazzola. Allo stesso tempo, pensare ad una linea a 4 di centrocampo senza Cigarini è sinonimo di scarsa qualità, eppure basta guardare la nuova Dea per capire che è cambiato tutto. Servirà tempo, si giocherà male in alcune partite e ci saranno certamente delle sconfitte. È nella logica delle cose. Però l’Atalanta se la giocherà sempre, sarà più avvezza a chiudere una gara sul 3-2 piuttosto che sull’1-0, i giocatori correranno fino alla fine con l’unico obiettivo di fare gol. Tutto questo, unito ad una serie di passaggi veloci palla a terra, rappresenteranno il “gioco dell’Atalanta”. Quindi addio ad una Dea sparagnina e contratta, ogni giocatore dovrà avere sempre più soluzioni di passaggio e l’obiettivo sarà quello di provare a fare calcio. Contro tutti e su ogni campo.

 

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Le certezze del gruppo. Sulla carta, il gruppo atalantino è meno “forte” di qualche mese addietro. Sono partiti de Roon, Cigarini, Paletta, Borriello e Diamanti e al loro posto troviamo Kessie, Carmona, Zukanovic, Paloschi e Cabezas. Non parliamo di titolari, ma di alcune certezze e altre belle scommesse. Certamente l’Atalanta di oggi ha comprato dove serviva e l’organico è solo da completare. L’intelaiatura titolare c’è e se arrivassero nuovi innesti senza partenze di titolari, sarebbe solo per migliorare davvero o dare alternative a mister Gasperini. Dire che il gruppo è meno “forte” sulla carta, in realtà, significa solamente divertirsi nel classico giochino agostano che coinvolge tutti i tifosi italiani: fino al fischio d’inizio della prima partita, o addirittura fino alla fine del mercato, siamo tutti allenatori. In realtà nessuno conosce le dinamiche di mercato, nessuno come i diretti interessati conosce bene quanto Kessie sia stato studiato da Gasperini, quanto Spinazzola (oggi è lui uno dei titolari a metà campo) sia stato rivoluto dal mister e molto altro. Da fuori possiamo parlare e divertirci a commentare, ma non è possibile fare oggi delle valutazioni definitive e con totale cognizione di causa della Dea che sarà. Sicuramente, questo possiamo dirlo, Gasperini sta facendo sentire tutti parte del progetto e sta spingendo fortissimo sul piano atletico.

 

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La questione Sportiello. Da settimane i giornali e i maggiori esperti di mercato parlano di Sportiello al Napoli come di una cosa fatta, mentre noi abbiamo sempre sottolineato come non ci fosse alcuna offerta ufficiale. Il ragazzo certamente è un po’ condizionato dalla proposta del Napoli (a 23 anni, se ti offrono 6 milioni di euro netti per 5 anni è normale avere dei dubbi) ma continuiamo sulla nostra linea. Se il Napoli vuole Sportiello deve fare un’offerta ufficiale all’Atalanta di grande livello. Succederà?
Analizzando la situazione, è difficile pensare che il Napoli spenda 10 milioni di euro per un secondo portiere. Infatti sabato 13 agosto, nell'amichevole giocata dagli azzurri a Berlino, nella formazione partenopea è tornato tra i pali lo spagnolo Pepe Reina: l’infortunio è alle spalle e il numero 1 del Napoli, in campionato come in Champions League, è lui. Il dubbio espresso da Gasperini dopo Atalanta-Eintracht («Davvero Sportiello vuole andare a fare il secondo a Napoli?» aveva praticamente detto) è legittimo e anche dalle parti di Zingonia sono molto attenti al bollettino medico in arrivo dalla Campania. Non è un caso che fino a sabato 13 agosto non c’erano notizie aggiornate sulle condizioni di Reina. Poi, magicamente, sono arrivate convocazione e maglia da titolare per il portiere spagnolo. Secondo alcuni rumors, lo stesso Giuntoli si starebbe concentrando su altri obiettivi considerando che l’acquisto di Sportiello, oggi, non avrebbe alcuna logica. L’Atalanta perderebbe il suo titolare a pochi giorni dal campionato, il Napoli investirebbe 10 milioni per un panchinaro e il ragazzo perderebbe un anno proprio adesso che anche in Nazionale (con Ventura) potrebbero arrivare convocazioni molto interessanti.

In realtà ci sarebbe un’opzione di cui nessuno parla ma che sarebbe ottima, per tutti. Il Napoli potrebbe acquistare oggi Sportiello, lasciandolo comunque a Bergamo in prestito per 1 o 2 anni. L’Atalanta incasserebbe, il ragazzo giocherebbe, il Napoli bloccherebbe il prezzo e vissero tutti felici e contenti. Nei prossimi giorni è probabile che qualche certezza in più arrivi, ma le probabilità che il Napoli possa fare un’offerta alla Dea per strappargli subito Sportiello sono in netto ribasso.

 

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Pinilla e Gomez. Nonostante il grande pressing del Sassuolo, Gomez è considerato incedibile dalla Dea. Lo abbiamo visto in tutto il precampionato e nelle ultime due uscite a Bergamo: il numero 10 italoargentino è imprescindibile per il gioco atalantino. Non è pensabile che Gomez lasci Bergamo in questi ultimi giorni ed è quasi impossibile immaginarlo al Sassuolo. «Aspetto una big» aveva detto e, con tutto il rispetto per la solidità dei neroverdi, non possiamo considerare gli emiliani una big. La situazione di Pinilla è un po’ diversa ed è da capire bene. Se dal punto di vista personale il rapporto con Gasperini è compromesso non c’è altra via che lasciare Bergamo, per il bene di tutti; se invece ci sono margini per sistemare le cose, il cileno può essere una grande risorsa. Paloschi è il titolare, non ci sono dubbi. E Petagna non può essere la sua prima alternativa in A. Dunque perché privarsi a cuor leggero di un attaccante che ha colpi come quelli di Pinilla e in massima serie è una certezza? Gioca poche partite, non può garantire continuità sulla stagione, ma in questi 15 giorni di mercato sarà fondamentale fare la scelta giusta.

Gli altri, possibili, innesti. Chiudiamo con un piccolo riepilogo di mercato. Paletta non vuole muoversi da Milano dove pensa di essere protagonista, Grassi non è una pista calda (resta al Napoli e piace alla Fiorentina) mentre Benalouane (in tribuna sabato a Bergamo e sempre molto legato alla nostra città) può essere un’opzione, ma solo negli ultimi giorni. L’Atalanta, a cavallo del preliminare di Champions in cui è impegnata la Roma, potrebbe chiudere per l’esterno Ricci, mentre è sempre viva la pista argentina che porta ad Acuña. Ci sono, infine, altri fronti aperti di cui si sa poco o nulla e su cui Sartori lavora a fari spenti.

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