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Via libera delle Regioni: ecco le linee guida per la riapertura di terme e centri benessere

Via libera delle Regioni: ecco le linee guida per la riapertura di terme e centri benessere
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Buone notizie sul fronte delle riaperture per i centri benessere: le Regioni, riunite in Conferenza nella tarda serata di lunedì 25 maggio, hanno dato il via libera alle linee guida elaborate per terme, centri benessere e professioni della montagna. QC Terme, leader del settore in Italia, nei giorni scorsi aveva auspicato un’apertura rapida delle proprie strutture anche nella Lombardia (una delle quali si trova a San Pellegrino) e ora è pronta a riaprire le porte ai clienti. Serve soltanto sapere la data effettiva di ripartenza in Lombardia. «L’attuale decreto del Governo, se non sarà modificato, prevede uno stop fino al 14 giugno - spiega QC Terme -, salvo diverse decisioni delle Regioni. Noi, ovviamente, speriamo si anticipi ampiamente tale data».

Stando al regolamento formulato, nei centri benessere e nei centri termali resteranno chiuse, almeno inizialmente, le saune e i bagni turchi. Prima della riapertura i centri dovranno eseguire controlli per la prevenzione del rischio di contaminazione dell’acqua. Al momento dell’accesso alle strutture potrà essere rilevata la temperatura corporea. Inoltre, dovranno essere regolati i flussi dei clienti per evitare eventuali assembramenti, anche attraverso percorsi separati per l’ingresso e l’uscita. Rimane l’obbligo di utilizzo della mascherina nelle aree comuni al chiuso e le aree più affollate saranno dotate di dispenser con gel igienizzante. Infine, non è consentito l’uso promiscuo degli armadietti, ma si dovranno utilizzare sacchetti per riporre i propri effetti personali.

Nelle piscine termali dove è consentita l’attività natatoria, ogni bagnante avrà a disposizione 7 metri quadrati di superficie d’acqua; nel caso non si possa nuotare, basteranno 4 metri quadrati di superficie. Le vasche idromassaggio che non possono garantire il rispetto di queste distanze potranno essere utilizzate da un solo bagnante alla volta, a eccezione delle famiglie o dei conviventi. Per quanto riguarda le attività collettive come acqua bike e acqua gym, i gestori dovranno favorire l’utilizzo di piscine all’aperto. Infine, nel merito dei trattamenti alla persona con distanze ravvicinate, come ad esempio i massaggi, ogni operatore dovrà indossare visiera protettiva e mascherina Ffp3 senza valvola. Si potranno effettuare massaggi senza guanti, a patto che il massaggiatore si disinfetti mani e avambracci dopo aver servito ogni cliente.

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