Chi l'avrebbe mai detto: Palazzo Frizzoni riceve un premio per... il parcheggio alla Fara
Il Comune di Bergamo salirà sul palco della seconda edizione del premio “Pimby (Please In My Back Yard) Green” istituito da Fise Assoambiente con il patrocinio dell’Anci
Se ci fosse stato da scommetterci, nessuno si sarebbe sbilanciato. E invece, strano ma vero, il Comune di Bergamo sarà premiato questa sera (giovedì 24 settembre) per il progetto del parcheggio alla Fara, un’opera da sempre al centro di mille polemiche per i ritardi e i problemi che si sono sommati nell’arco di quattro Amministrazioni.
Nonostante diverse persone giudichino il silos inutile, tanto che la consigliera pentastellata Sonia Coter ha proposto di «trasformare il cantiere in un museo», il parere di Fise Assoambiente è diametralmente opposto. Il parcheggio in via di realizzazione viene infatti definito come «una nuova ipotesi per la mobilità di Bergamo Alta. Un piano che nasce dalla volontà di apportare alcune modifiche di carattere generale dell’assetto della sosta per Città Alta tali da riorganizzare la distribuzione tra stalli di rotazione e stalli per residenti e tali da riorganizzare, in meglio, alcuni aspetti viabilistici. In sintesi: la sosta a rotazione (posti blu) sarà completamente tolta dalla superficie stradale e collocata all’interno del parcheggio in struttura, mentre la sosta esistente su strada (mura e vie interne di Città Alta) sarà interamente affidata in gestione dal Comune per dedicarla solo a residenti e autorizzati (posti gialli)».
Palazzo Frizzoni salirà quindi a ritirare il riconoscimento sul palco della seconda edizione del premio “Pimby (Please In My Back Yard) Green” istituito dall’associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali, nonché bonifiche, con il patrocinio dell’Anci. Decisivo ai fini del premio anche l’obiettivo dichiarato di liberare dalle auto «alcune piazze storiche e la riduzione del traffico veicolare in accesso rispetto alla situazione esistente, superando la possibile conflittualità tra residenti ed operatori economici»
Gli obiettivi dichiarati del “Pimby (Please In My Back Yard) Green” sono tre: promuovere una nuova cultura del “fare”, valorizzare le capacità innovative del nostro Paese e contrastare la sindrome Nimby (Not In My Back Yard) che vede gli Enti locali e i comitati cittadini opporsi aprioristicamente alla localizzazione nel proprio territorio di opere pubbliche o private. A essere premiate saranno quindi le amministrazioni pubbliche e le imprese che hanno contribuito a realizzare infrastrutture e impianti industriali strategici, che si sono dimostrati volano per lo sviluppo sostenibile e occupazionale e che, in particolare, si sono distinti per l’elevato tasso di innovazione tecnologica, il confronto, il dialogo, la partecipazione e il coinvolgimento positivo e responsabile dei cittadini.
Uno speciale riconoscimento sarà dedicato anche all’informazione giornalistica e alla pubblicazione di articoli e contenuti scientifici che hanno contribuito a diffondere un’informazione trasparente e scevra in grado di contenere il fenomeno del Nimby.