Il Papa Giovanni: in sette giorni da 19 a 27 pazienti in terapia intensiva (di cui 16 bergamaschi)
Dal monitoraggio dell'Asst risultano in aumento «i ricoveri diretti dal pronto soccorso alle terapie subintensive e intensive, mentre il tasso di ricovero delle persone positive al Covid è salito da 1 su 2 a 2 su 3»
I numeri non sono certo paragonabili a quelli di marzo e aprile, ciononostante anche nella Bergamasca si inizia a vedere un leggero ma costante aumento della pressione sul sistema sanitario. Tanto che il 2 novembre scorso è stato riattivato l’ospedale da campo alla Fiera che metterà progressivamente a disposizione fino a 48 posti letto di terapia intensiva e alta intensità di cura gestiti dal personale del Papa Giovanni, della Poliambulanza di Brescia, dell’Asst Bergamo Est e degli istituti ospedalieri bergamaschi.
L’aumento della pressione sugli ospedali bergamaschi è in parte dovuto certamente al ricovero di pazienti provenienti dal Milanese e dalla Brianza. Tuttavia, i dati raccolti a oggi (giovedì 5 novembre) dall’Asst Papa Giovanni XXIII e relativi all’evoluzione degli accessi al pronto soccorso di Bergamo evidenziano un incremento medio negli ultimi sei giorni di cinque ricoveri al giorno, contro i tre del periodo precedente (dal 16 al 27 ottobre). Inoltre, risultano in aumento anche i ricoveri diretti dal pronto soccorso alle terapie subintensive e intensive, mentre il tasso di ricovero delle persone positive al Covid è salito da uno su 2 a 2 su 3. In termini assoluti, lo scorso 14 ottobre al Papa Giovanni erano ricoverati in terapia intensiva sette persone, di cui quattro bergamasche; al 29 ottobre i pazienti in terapia intensiva erano 19. Ieri, mercoledì 4 novembre, i pazienti in terapia intensiva erano 27, di cui 16 bergamaschi.
L’azienda socio sanitaria a cui fa riferimento l’ospedale di Bergamo conferma «una graduale necessità di posti letto Covid sulla base di istanze territoriali ed extra territoriali. Nei prossimi giorni metteremo a disposizione ulteriori posti in Malattie infettive, Pneumologia, Terapia intensiva all’Ospedale di Bergamo (settore B ed E1) e al Presidio medico avanzato in Fiera. L’ospedale di San Giovanni Bianco, la Riabilitazione funzionale e l’Hospice restano Covid-free».
Infine, l’Asst Papa Giovanni spiega che «allo stato attuale non vi sono indicazioni per un'eventuale rimodulazione dell’attività ambulatoriale». In ogni caso, i ricoveri programmati «legati all’attività chirurgica non urgente verranno ridotti di circa il 50 per cento. Continueremo a garantire la cura delle patologie tempo-dipendenti emergenze cardiologiche, neurologiche, neurochirurgiche e cardiochirurgiche), la cura dei traumi maggiori e le cure oncologiche».