Le scintille tra Pd e Lega e le accuse (a vicenda) di strumentalizzare il malcontento
Il Carroccio ha risposto alla dura presa di posizione del Partito Democratico. «Scesi in piazza per ascoltare i cittadini. Nessuno di noi ha preso parte al corteo e suggerito tale protesta»
All’indomani della protesta andata in scena sotto l’abitazione del sindaco Giorgio Gori (senza connotazione politica ma a cui hanno partecipato anche alcuni militanti di estrema destra e politici dell’opposizione) il PD attacca la Lega, accusandola di strumentalizzare il malcontento delle categorie economiche colpite da questo secondo lockdown. Ma il Carroccio non ci sta e rispedisce l’accusa al mittente, sottolineando che è proprio il PD a strumentalizzare la presenza di alcuni esponenti leghisti che ieri sera (giovedì 5 novembre) hanno partecipato al presidio davanti Palazzo Frizzoni.
«Come Lega - spiegano i consiglieri - abbiamo ritenuto di supportare, come abbiamo sempre fatto, le attività cittadine scendendo in piazza con loro e condividendo alcune perplessità sulle disposizioni emanate dal Governo in queste ore. Dispiace veder strumentalizzare un momento che doveva essere di riflessione per tutti su quanto di drammatico sta accadendo nel nostro paese. Ieri in piazza erano presenti commercianti, imprenditori, ristoratori, mamme e papà e persone per bene che chiedevano risposte concrete per fronteggiare il periodo di lockdown che ci attende nelle prossime settimane».
«Per quanto riguarda il corteo distaccatosi successivamente sotto casa del sindaco Gori - rimarcano gli esponenti del Carroccio - nessuno di noi era presente, così come nessuno di noi ha suggerito tale protesta nata in maniera spontanea e organizzata dai liberi cittadini. Dispiace che si strumentalizzi un grido di disperazione di una parte della cittadinanza per attaccare la Lega che, per il Partito Democratico, è colpevole di tutto quanto successo in Italia negli ultimi otto mesi. Qualcuno spieghi al PD cittadino che al Governo ci sono i loro ministri e che le decisioni che stanno scontentando il Paese portano le loro firme».