Heineken annuncia 93 esuberi in Italia, forse anche a Comun Nuovo
Dopo i casi della Sematic e del Centro innovazione Italcementi, anche il gruppo olandese ha previsto una riorganizzazione
Riorganizzare è un termine non propriamente piacevole in ambito lavorativo. Molto spesso, infatti, usato per mascherare la parola esuberi. Dopo i casi della Sematic di Osio Sotto e del Centro innovazione Italcementi al Kilometro Rosso, anche il Gruppo Heineken ha previsto una riorganizzazione a livello mondiale che, per quanto riguarda l'Italia, prevede 93 esuberi spalmati sui quattro stabilimenti. Tra i siti produttivi italiani interessati anche quello di Comun Nuovo, anche se ancora non è dato sapere quale sarà l’impatto effettivo sull’impianto bergamasco.
I sindacati hanno annunciato lo stato di agitazione e nel merito sono intervenuti anche i parlamentari della Lega Daniele Belotti, Simona Pergreffi, Alberto Ribolla e Rebecca Frassini. «Dopo la delocalizzazione in Ungheria della produzione della Sematic e il trasferimento in Germania del centro ricerche Heidelberg-Italcementi ora arriva l’ennesima umiliazione per il mondo lavorativo bergamasco con la notizia dei 93 esuberi della Heineken Italia che interesseranno anche lo stabilimento di Comun Nuovo. È vergognoso che le multinazionali colpiscano in modo così freddo e spietato una realtà come quella bergamasca che ha subito più di altre il dramma dell’epidemia, proprio ora che si sta vivendo un momento difficile».
«I lavoratori bergamaschi non sono numeri - concludono -. È urgente che tutte le istituzioni si ritrovino sotto la regia della Provincia, insieme ai sindacati, per cercare qualsiasi tipo di soluzione per tutelare i lavoratori a rischio della Heineken, del centro ricerche Heidelberg-Italcementi e della Sematic».