Maurizio Martina lascia la Camera: sarà vicedirettore generale aggiunto alla Fao
È stato lui stesso a darne notizia su Facebook. Al deputato dem bergamasco, già ministro delle Politiche agricole nei Governi Renzi e Gentiloni e segretario nazionale del Pd, succederà Giovanni Sanga, presidente di Sacbo
Il deputato dem bergamasco Maurizio Martina, già ministro delle Politiche agricole nei Governi Renzi e Gentiloni dal 2013 al 2018 con delega a Expo 2015, lascia la Camera per assumere l’incarico di vicedirettore generale aggiunto e special advisor alla Fao.
Ne ha dato lui stesso notizia con un lungo messaggio pubblicato sulla propria pagina Facebook. «Come tanti possono capire, si tratta di una scelta carica di forti emozioni personali: dopo più di vent’anni di militanza politica diretta, compio un passo nuovo nell’esperienza diplomatica internazionale. Sono molto grato al direttore generale Qu Dongyu per la fiducia e al nostro Governo per aver seguito la proposta tramite il prezioso lavoro del Ministro degli Esteri e della Farnesina oltre che della nostra rappresentanza permanente».
Come reso noto da L'Eco di Bergamo, il posto lasciato vacante da Martina sarà occupato da un altro esponente dei dem orobici, il presidente di Sacbo Giovanni Sanga.
«In questi anni ho sempre cercato di dare il massimo per supportare, a livello nazionale e non solo, una nuova visione delle responsabilità che ci riguardano sui temi cruciali della sovranità e della sicurezza alimentare legati all’equità dello sviluppo agricolo, alla dignità delle persone coinvolte, alla resilienza dei territori - continua l’ex segretario nazionale del Pd -. L’esperienza di Expo 2015 e il lavoro al ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali nella scorsa legislatura mi hanno consentito di sviluppare ancora meglio competenze e di arricchire il mio bagaglio su questo fronte. Che si trattasse della lotta al caporalato o della difesa del reddito dei nostri agricoltori mi sono sempre fatto guidare da alcuni principi inderogabili. Ora si apre per me la possibilità di continuare questo impegno al servizio di una straordinaria esperienza multilaterale come la Fao lavorando sui temi dell’agenda G20, del prossimo Food Summit promosso dall’Onu e sul progetto della “Food Coalition” presentato proprio dall’Italia».
«Rappresenterò ancora il nostro Paese, anche se in modo diverso – conclude Martina -. E certo, questo non è un addio ma un arrivederci. Quello che posso assicurare è che cercherò ogni giorno di essere sempre fedele ai valori di solidarietà, giustizia sociale e libertà che mi hanno insegnato e che penso debbano sempre riempire di significato ogni nostra esperienza e ogni nostro impegno».