Ats Bergamo a caccia dei diecimila over 80 che non hanno prenotato la vaccinazione
Bisogna capire il motivo per cui non hanno aderito alla campagna: se per scelta oppure se perché soli e privi del supporto tecnologico necessario
di Andrea Rossetti
La data è fissata da almeno dieci giorni: entro il 12 aprile tutti gli ultraottantenni lombardi che hanno aderito alla campagna vaccinale anti-Covid avranno ricevuto almeno la prima dose. A fissare l’obiettivo sono stati l’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti e il super consulente Guido Bertolaso, che per quello stesso giorno hanno anche fissato l’avvio della campagna vaccinale massiva con le prime somministrazioni per i lombardi tra i 75 e i 79 anni.
La situazione in Bergamasca
Nella provincia di Bergamo, i cittadini over 80 residenti sono circa 76mila. Al 5 aprile, secondo i dati forniti da Ats Bergamo, 53.867 di loro avevano aderito alla campagna e 51.266 avevano già ricevuto almeno la prima dose. Il 95 per cento degli aderenti. E Ats assicura che, entro il fine settimana e «in funzione della disponibilità del vaccino», le somministrazioni delle prime dosi verranno completate. Numeri alla mano, però, si nota come ci siano ancora circa 22mila ultraottantenni che risultano residenti nella nostra provincia e che ancora non si sono prenotati per ricevere il vaccino. Non pochi. Ed è su di loro che, in questa fase, Ats sta concentrando i propri sforzi.
Oltre diecimila “fantasmi”
A dire il vero, i dati reali relativi agli over 80 bergamaschi che non hanno ufficialmente aderito alla campagna vaccinale sono più bassi. Molti di loro, infatti, si trovano ospiti nelle Rsa del territorio e, dunque, hanno già ricevuto il vaccino (entrambe le dosi). Altri, invece, hanno problemi motori o sono allettati e dunque rientrano in quelle liste di cittadini che riceveranno le somministrazioni a domicilio, che in Bergamasca sono iniziate mercoledì 7 aprile. Alla fine, sempre secondo fonti Ats, il reale numero di over 80 bergamaschi che non hanno aderito alla campagna si assesta tra diecimila e undicimila persone, di più dunque delle seimila calcolate indicativamente dalla Fnp Cisl Bergamo (la sezione del sindacato dedicata ai pensionati). Oltre diecimila ultraottantenni “fantasma” che bisogna capire il motivo per cui non hanno aderito alla campagna vaccinale, se per scelta personale oppure se perché soli e privi di quel supporto tecnologico che era necessario per prenotare la vaccinazione.
Ats Bergamo al lavoro
Il 6 aprile, Roberto Corona, segretario provinciale Fnp Cisl, ha acceso i riflettori sulla questione: «Il numero maggiore di questi over 80 - ha detto Corona - rimane tuttora vittima di una comunicazione confusa e di una programmazione che definire farraginosa è ancora poco. È assolutamente indubbio che Ats debba farsi carico di quanti ancora mancano all’appello». E da Ats assicurano che è ciò che, da diversi giorni, sta accadendo. Nello specifico, l’Agenzia si sta muovendo «per verificare se si tratta di non aderenti o se invece vi è la necessità di rendere possibile la loro partecipazione informata», fanno sapere da via Gallicciolli. (...)