l'appello

Troppe morti sul lavoro, i sindacati uniti: «Patto per la salute per fermare la strage»

Martedì 25 maggio, nel corso dell'assemblea provinciale per i delegati delle confederazioni di Bergamo, sarà presentato un pacchetto di proposte per il Governo

Troppe morti sul lavoro, i sindacati uniti: «Patto per la salute per fermare la strage»
Pubblicato:
Aggiornato:

Per fermare la strage delle morti sul lavoro «serve urgentemente un patto per la salute e la sicurezza». L’appello è stato lanciato da Cgil, Cisl e Uil durante la presentazione dell’assemblea provinciale per i delegati delle confederazioni di Bergamo, prevista martedì prossimo (25 maggio), durante la quale sarà presentata una piattaforma di proposte.

La richiesta arriva al termine di due settimane tragiche per la provincia di Bergamo, durante le quali sono deceduti tre bergamaschi sul posto di lavoro: il 6 maggio ha perso la vita Maurizio Gritti, 46 anni, di Calcinate, schiacciato da un blocco di cemento in un cantiere a Pagazzano; l’8 maggio è morto Marco Oldrati, 52 anni, di San Paolo d’Argon, precipitato da un cantiere a Tradate, nel Varesotto; lunedì 17 maggio Sergio Persico, 53 anni, di Orio al Serio, investito da un tir in retromarcia nel piazzale della ditta De Berg a Spirano.

«Martedì presenteremo le proposte che il sindacato confederale ha messo a punto e chiederemo che Governo e Parlamento compiano passi concreti – dicono i promotori dell’iniziativa -. Un’azione che parta dalla qualificazione delle imprese e degli imprenditori verso una sensibilità maggiore nei confronti della sicurezza; che coinvolga la contrattazione nazionale e quella decentrata; che passi da formazione e scuola per arrivare alla rappresentanza, potenzi le ispezioni sul lavoro e favorisca l’introduzione di nuove tecnologie e dispositivi di protezione individuale».

Nel corso dell’assemblea si alterneranno Danilo Mazzola, segretario Cisl Bergamo, Angelo Nozza, segretario generale Uil Bergamo, don Cristiano Re, dell’ufficio pastorale del lavoro della Diocesi di Bergamo, alcuni delegati e, al termine, Sebastiano Calleri, responsabile nazionale Cgil salute e sicurezza.

Seguici sui nostri canali