Si chiude "Bergamo Next Level", la rassegna per pensare il rilancio dei territori dopo il Covid
All'appuntamento, composto da 39 eventi online, ha coinvolto 75 docenti e ricercatori dell'Università di Bergamo, oltre a 3 Ministiri e numerose istituzioni, imprese, associazioni e realtà locali. Oltre 14mila le visualizzazioni raccolte su internet
Una rassegna articolata in 39 eventi, che ha coinvolto 75 persone tra docenti e ricercatori dell’Università di Bergamo, tre ministri (Cingolani, Patuanelli e Giovannini) e 160 relatori, oltre a 450 studenti, 76 realtà territoriali e 32 extra-territoriali, imprese e associazioni di categoria per un totale di oltre 14mila visualizzazioni online. Sono solo alcuni dei numeri di “Bergamo Next Level, le persone e il territorio di domani”, appuntamento promosso dall’Ateneo cittadino e Pro Universitate Bergmonesi.
Al centro delle riflessioni il futuro del territorio, alla luce delle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-Pnrr e dal piano Next Generation EU di ricostruzione europea.
All’evento conclusivo di oggi (sabato 22 maggio), “La fucina delle idee”, hanno partecipato il presidente della provincia Gianfranco Gafforelli, il sindaco Giorgio Gori, il rettore Remo Morzenti Pellegrini, la presidente di Pro Universitate Bergomensi Cristina Bombassei, il prorettore Sergio Cavalieri con delega a Trasferimento tecnologico e Innovazione e Sara Pavesi di Pro Universitate Bergomensi-Confindustria.
«Bergamo Next Level ha rappresentato per la comunità accademica un momento di coesione e di consapevolezza del ruolo cruciale dell’Ateneo come motore di aggregazione del territorio – ha osservato il rettore Remo Morzenti Pellegrini -. Per la nostra generazione è l’ultima chiamata per non compromettere il futuro dei nostri figli. Con l’evento finale di oggi, non a caso denominato “La fucina delle idee”, abbiamo voluto condividere le riflessioni emerse negli eventi che si sono succeduti in questi dieci giorni».
La risistemazione di Porta Sud inclusa nel Pnrr
In particolare, Gori è ritornato su quanto detto ieri dal Ministro Enrico Giovannini, che a sorpresa ha annunciato l’inclusione del progetto relativo a Porta Sud nel Pnrr (per il momento sarebbero circa 50 i milioni destinati a Rfi).
«Lo stanziamento dei fondi pubblici per il rifacimento della stazione europea annunciato ieri è un’ottima notizia – ha detto il sindaco -, è una leva importante per attrarre nuovi investimenti per la realizzazione del progetto nella sua interezza. La velocità della rivoluzione tecnologica ci impone di far evolvere altrettanto rapidamente le competenze, perché solo così è possibile salvaguardare e far crescere l’occupazione, soprattutto giovanile, attraverso percorsi professionalizzanti tra cui gli Its».
I temi al centro della rassegna
Quattro le aree tematiche attorno alle quali si è svolta la riflessione: “Culture e generazioni”, “Persona e società”, “Impresa e sviluppo sostenibile” e “Innovazione e transazione digitale”, strettamente interconnesse per poter costruire un nuovo modello di sviluppo territoriale che sia sostenibile, competitivo, equo ed inclusivo.
Fondamentale, nel tentativo di creare un sistema che possa rispondere alle sfide globali che si presenteranno terminata la pandemia, sarà puntare su innovazione digitale, ricerca, sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) e promuovere politiche per l’inclusione e il sostegno all’occupazione, in particolare di giovani e donne. Per affrontare questa fase occorre però uno sforzo corale di cittadini e istituzioni.
Motori della trasformazione: cultura e transizione ecologica
Motori della rinascita e della ricostruzione post pandemica saranno le università, perno per la formazione di una nuova cultura fatta di competenze trasversali, e la transizione digitale ma soprattutto quella verde, sostenuta dalle risorse del Green Recovery. Una sfida di importanza primaria, che garantirà la competitività del sistema industriale e produttivo.
A margine delle riflessioni fatte durante la rassegna, ciò che emerge come necessario per superare le sfide del prossimo futuro sono la collaborazione tra tutte le istituzioni, la cooperazione e la responsabilità, valori che però non possono prescindere dal radicamento nei territori.
Sui canali social di Bergamo Next Level (YouTube e Facebook) restano disponibili gli eventi trasmessi on line durante la rassegna e le “Parole d’ordine”, brevi video-narrazioni divulgative su temi chiave dell’attualità realizzati da docenti, dottorandi e ricercatori dell’Università degli studi di Bergamo.