Bossetti, la Corte d'Assise nega il riesame dei reperti: rimarrà in carcere
Le speranze della difesa, nate dopo la sentenza di gennaio, si sono infrante davanti a questa nuova decisione
Niente da fare per la difesa di Massimo Bossetti: la Corte d'Assise di Bergamo, presieduta dalla giudice Donatella Nava, ha rigettato oggi (giovedì 3 giugno) tutte le istanze presentate dai suoi legali, che chiedevano di poter rianalizzare i reperti delle indagini, confiscati a conclusione del processo con sentenza definitiva, che aveva condannato all'ergastolo il muratore di Mapello per l'omicidio di Yara Gambirasio. A darne notizia è stato il Corriere Bergamo.
La decisione arriva in extremis, l'ultimo giorno disponibile, mettendo la parola fine al lungo iter giudiziario iniziato il 22 novembre 2019, quando il presidente della stessa Corte d'Assise, Giovanni Petosillo, aveva concesso agli avvocati difensori di esaminare i reperti del Dna e la consegna da parte del Ris del dvd con le immagini degli stessi. Tuttavia, nel frattempo la pm Letizia Ruggeri aveva chiesto la confisca dei reperti al termine del processo, che era stata già attuata. Motivo per cui per ben due volte Petosillo aveva in seguito rigettato, il 26 maggio e il 30 giugno del 2020, le richieste degli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini di accedere a quei reperti, dichiarando di non avere più competenza in merito.
Gli avvocati di Bossetti avevano allora fatto ricorso in Cassazione, che aveva dato loro ragione il 12 gennaio di quest'anno, annullando i decreti del presidente Petosillo. A decidere per la riesamina da parte della difesa dei reperti è stata incaricata allora una nuova Corte d’Assise, presieduta dal giudice Donatella Nava, che ha però deciso di negarla. La sentenza arriva dopo un’udienza in cui la pm Ruggeri si era opposta alla richiesta.
In realtà, nel corso del dibattimento era emerso che il Dna di "Ignoto 1" non era più utilizzabile, ma la concessione della riesamina avrebbe riportato l'attenzione sulla vicenda, concedendo, nelle intenzioni della difesa, un margine per mettere in dubbio la colpevolezza di Bossetti, che però a seguito di questi sviluppi dovrà rimanere in carcere.