Crisi del gruppo Boost: «L'azienda dia risposte entro il 3 agosto, altrimenti è sciopero»
I sindacati chiedono chiarezza sui ritardi nei pagamenti e su come la proprietà intenda superare questa fase di crisi
O il gruppo Boost farà chiarezza sui ritardi nei pagamenti degli stipendi e su come intende superare questa fase di crisi, oppure martedì 3 agosto i lavoratori incroceranno le braccia per otto ore su tutti i turni di lavoro. Ad annunciare lo sciopero sono state le organizzazioni sindacali territoriali e le Rsu a margine di un vertice avvenuto oggi, giovedì 29 luglio, con la proprietà aziendale.
«L’incontro non ha prodotto gli esiti sperati – sottolineano in un comunicato -. Le risposte che volevamo non le abbiamo avute, o almeno non come le avremmo volute. L’azienda non è riuscita a darci nessuna risposta certa né sul pagamento dello stipendio né su come intenda uscire da questa situazione».
Dal canto suo la proprietà ha chiesto di avere ancora a disposizione qualche giorno di tempo per poter fare chiarezza. Una richiesta che è stata accolta dalla delegazione sindacale, che però ha concesso tempo fino al 3 agosto.
«Settimana prossima sarà anche necessario fare un passaggio di assemblea con tutti i lavoratori per fare il punto della situazione – concludono i sindacalisti -. Lo faremo anche in assenza di novità rilevanti».
Non è il primo sciopero annunciato dalle segreterie territoriali Slc Cgil, Fistel Cisl e dalla Rsu di stabilimento. Già venerdì scorso, 23 luglio, i lavoratori avevano incrociato le braccia per 8 ore lungo tutti i turni della giornata di lavoro, partecipando anche a un presidio organizzato fuori dalla Prefettura.