Parking Fara, dopo l'estate il via ai lavori: se ne occuperà il Consorzio Artigiani Romagnolo
Respinto il secondo ricorso presentato dalla Rota Nodari. Entro l'estate del 2023 la collina dovrebbe tornare verde
Tra settembre e ottobre i mezzi all’opera nel nuovo parcheggio alla Fara non saranno della Rota Nodari. Il Tar della Lombardia ha giudicato inammissibile anche il secondo ricorso presentato dall’impresa, arrivata terza nella prima gara bandita, per riottenere le chiavi del cantiere dopo che la Collini aveva abbandonato gli scavi.
I lavori sono stati aggiudicati al Consorzio Artigiani Romagnolo, che in poco meno di un anno dovrebbe portare a termine la costruzione della struttura. Poi passerà agli impianti, alla copertura e al bosco urbano così da completare definitivamente l’intervento entro l’estate del 2023.
I giudici si sono espressi nei confronti della Rota Nodari qualche giorno prima dell'aggiudicazione definitiva dei lavori. La ditta aveva chiesto che venisse annullata la revoca dei lavori, avvenuta dopo che il Comune aveva ricevuto un parere dall'Anticorruzione che consigliava di bandire una nuova gara d'appalto.
Accanto alla battaglia giudiziaria, che si trascina da mesi, vi sono però anche le polemiche che da sempre accompagnano la costruzione del nuovo silo.
È di ieri l’annuncio del deputato bergamasco Devis Dori, ex M5S ora a LeU, di un'interrogazione parlamentare in cui chiede che venga abbandonato il progetto del Parking Fara e ripristinato il Colle di Sant'Eufemia.
Se così non fosse il rischio è che le Mura vengano inserite dall'Unesco nella lista dei patrimoni “in pericolo". Un danno d’immagine per tutta Bergamo, dalle ricadute negative sul turismo, che in questo momento non ci si potrebbe permettere.