La Lav Bergamo attacca il circo Orfei per le condizioni dell'elefantessa Andra
La scorsa settimana, l'animale (di 62 anni) è stato vittima di una colica renale. L'associazione: «Spettacolarizzano la sua sofferenza»
La Lav Bergamo ha voluto esprimere la sua preoccupazione per le condizioni di vita e salute di Andra, l'elefantessa del circo Rolando Orfei, giunto ad Azzano San Paolo in occasione della festa di Sant'Alessandro, che lo scorso 19 agosto è stata a quanto pare vittima di una colica renale. Un malessere talmente forte da aver costretto l'animale ad accasciarsi al suolo, costringendo gli operatori circensi a richiedere l'aiuto dei Vigili del Fuoco per risollevarla e poterla così curare.
Partendo dal fatto di cronaca, l'associazione esprime perplessità circa le condizioni di vita dell'animale, unico esemplare in quel contesto pur essendo gli elefanti animali sociali, ed esprime dubbi circa il trattamento che le verrebbe riservato: «Andra è uno stupendo pachiderma di 62 anni. Nata libera in India nel 1959, Andra ebbe la sfortuna di inciampare nei suoi aguzzini e perse la libertà nel fiore della sua giovinezza. Da almeno 53 anni, Andra ha dovuto soccombere alla cattività, dimenticare i suoi affetti, dimenticare la sua terra e adattarsi a un clima completamente diverso, specialmente quando le temperatura scendono al di sotto dei 15°C».
La Lav continua: «Andra è sola, non riusciamo a stabilire da quanti anni, né se da quando è in cattività abbia mai visto un suo simile. Come è noto, gli elefanti sono animali estremamente sociali e con un’intelligenza affettiva particolarmente spiccata [...]. Tra l’altro le Linee guida Cites (Convenzione internazionale sul commercio di specie in via d'estinzione, ndr) per l’attendamento dei circhi, richiamate nella legge 150/92 che disciplina i reati nei confronti delle specie in via d’estinzione, vieta espressamente la detenzione di un singolo individuo».
Lav ha poi richiamato l'attenzione sul fatto che, pur essendo ormai anziana, Andra sia costretta ancora a esibirsi per il pubblico e che l'Italia, al contrario di altri Paesi, non abbia ancora vietato l'utilizzo di animali nei circhi itineranti. «Possiamo solo immaginare con dolore quante sofferenze e patimenti psicologici e corporei abbia dovuto patire Andra in questi lunghi anni di cattività – si legge nella nota -. Sola, in un contesto ben lontano dal suo, avrà patito la fame, sarà stata percossa, pungolata e legata per ottenere da lei movimenti innaturali e strappare un sorriso di meraviglia agli ignari spettatori. Oggi i suoi possessori sono i circensi del Rolando Orfei, noti per essere il più grande zoo itinerante in Italia e per spettacolarizzare la sofferenza degli animali a fini pubblicitari, come le cronache recenti ci hanno mostrato».
Infine, la Lav lancia un appello ai cittadini a non frequentare gli spettacoli, che sono ritenuti dall'associazione anche dannosi per le ricadute pedagogiche sui bambini. L'ente si è anche rivolto al sindaco di Azzano San Paolo, Lucio De Luca, il quale ha evidentemente autorizzato l’attendamento del circo dopo il parere della Commissione Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, chiedendogli secondo le linee guida Cites di ordinare lo sgombero del terreno - anche se privato – occupato dal circo.
In chiusura, l'associazione si auspica che Andra possa essere affidata alle cure di un centro di recupero per i suoi simili, in maniera tale da trascorrere in maniera più serena i suoi ultimi anni di vita.