Juventus, Napoli e ora il Villarreal: l'Atalanta e il suo popolo vivono un sogno infinito
Prendere coscienza che si può fare qualcosa di enorme non vuol dire montarsi la testa ma rispettare i risultati che vengono ottenuti

di Fabio Gennari
Adesso bisogna che ci guardiamo in faccia. Tutti quanti. E davanti all'evidenza dei risultati dobbiamo avere il coraggio di ammetterlo: l'Atalanta di Gasperini, nella versione 2021/22, può scrivere una pagina ancora più importante della sua storia. Può puntare al traguardo più grande. La Dea è nel gruppo delle quattro squadre che si giocano il titolo. I bergamaschi possono fare qualcosa di enorme, così come perdere tutto in poche settimane: i risultati dipendono da tante cose, ma solo continuando a proporre calcio e scendendo in campo con tanta consapevolezza si può sognare qualsiasi tipo di risultato.
«Atalanta in lotta per lo scudetto? Non siamo mai stati primi, quando e se accadrà ci toglieremo il velo», ha detto Gasperini dopo lo strepitoso 3-2 di Napoli. Per il tecnico si tratta di una grande ammissione di forza che va a braccetto con il pragmatismo tipico di noi bergamaschi. Qui, all'ombra di Città Alta, solo chi non conosce a fondo la storia e le radici della squadra nerazzurra può sognarsi di parlare apertamente e con sfacciataggine di una Dea in piena lotta per il titolo. Però, tra noi, dire le cose come stanno senza mettere pressioni a nessuno è segno di rispetto. In famiglia si fa così.
Siamo lì, a -4 dal primo posto e +7 dal quinto. A oggi, per restare fuori dalla Champions 2022/23 dovrebbe arrivare uno stop improvviso che metta l'Atalanta in ginocchio per due o più partite (perse), con le altre che non sbagliano un colpo. E allora guardiamo avanti senza paura, consapevoli che vincere a Torino e a Napoli nel giro di pochi giorni è un merito enorme, soprattutto perché non s'è rubato nulla. Anzi. Provare a raggiungere tutte le squadre che stanno davanti è una spinta grandiosa per la testa di tutti, tenerle dietro a fine maggio è un altro discorso, ma intanto si gioca con una mentalità che porta sempre a cercare di superarsi. Di fare meglio.
Intanto, nemmeno il tempo di goderci fino in fondo Napoli-Atalanta 2-3 che la Dea è di nuovo chiamata a una grande impresa. La sfida con il Villarreal di mercoledì avremo modo di presentarla per bene, ma si tratta di novanta minuti che valgono storia, blasone e 13 milioni di euro. Gli ottavi di finale di Champions significano entrare di diritto nel gruppo delle migliori 16 formazioni del calcio europeo. Lo stesso posto che l'Atalanta occupa da due stagioni a questa parte. Due anni fa i bergamaschi sono entrate addirittura nelle migliori otto (superato il Valencia) e hanno sfiorato la semifinale con il Psg. È un frullatore continuo di emozioni, il giorno che ci fermeremo sarà ancora più bello ricordare questi momenti. Intanto godiamoci tutto e pensiamo alla prossima, mercoledì abbiamo un altro appuntamento con la storia.