Botta e risposta

Taglio delle corse extraurbane, la risposta di Arriva Italia alle accuse dei sindacati

Le cancellazioni, secondo le sigle, sono dovute alla carenza cronica di personale. Ma la società si difende e ribatte

Taglio delle corse extraurbane, la risposta di Arriva Italia alle accuse dei sindacati
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Non si placano le polemiche dopo il taglio delle corse degli autobus extraurbani nei giorni festivi, applicato da Arriva Italia, e resosi necessario per fronteggiare le tante assenze di personale dovute alle quarantene e alle positività al Covid.

Dopo le proteste (comprensibili) degli utenti della Val Brembana, colpiti dai tagli delle corse, nel pomeriggio di oggi (17 gennaio) anche i sindacati sono intervenuti sul tema, puntando il dito contro la società, perché a parere delle sigle sindacali le ragioni della carenza di personale dipenderebbero dalle condizioni contrattuali (a loro parere pessime) più che dalla contingente situazione epidemiologica.

Accuse a cui Arriva ha risposto con una nota stampa, nella quale ammette che «la mancanza di autisti è un problema che ormai interessa le società di trasporto a livello non solo locale, ma anche nazionale e internazionale. Precisiamo che Arriva Italia non ha mai nascosto di avere una carenza di autisti a livello strutturale, tanto che è recente la notizia e la pubblicazione inerente la selezione per una ricerca di 75 autisti da utilizzare su Bergamo e provincia. Questa mancanza, unita all’assenza di autisti per malattia o per mancanza di certificazione richiesta dalle norme anti-Covid, ha portato a una situazione emergenziale che ha determinato la necessità di modificare il servizio».

«In questo specifico caso - continua Arriva -, la cancellazione delle corse festive provinciali è stata determinata dalla necessità di garantire agli autisti un turno di riposo come previsto dalle normative e dai contratti vigenti, decisione peraltro concordata con la stessa agenzia del TPL. Ricordiamo, inoltre, che in emergenza Covid il numero di corse e di autisti impiegati è incrementato in certe fasce (pensiamo al trasporto scolastico), dovendo Arriva garantire doppie corse al fine di rispettare le limitazioni alla capienza previste dalla normativa. Come già specificato in altre occasioni, Arriva è dispiaciuta che le rappresentanze sindacali riducano a un semplice discorso salariale quella che è una situazione molto più complessa. Loro stessi, partecipando alle trattative per il rinnovo del Ccnl, concorrono a definire i livelli retributivi degli autisti. Prendiamo comunque atto di quanto dichiarato e confermiamo l’impegno della Società ad una rapida e soddisfacente soluzione del percorso contrattuale a livello nazionale».

La nota poi si conclude così: «Infine, ribadiamo che Arriva Italia ha posto in essere tutte le azioni necessarie a tutela della salute dei propri dipendenti e clienti. Ne è prova il fatto che proprio in questi giorni è in fase di installazione la nuova versione della paratia divisoria per gli autisti, una soluzione ancora più strutturale rispetto a quella adottata in fase emergenziale».

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