all'alba delle Olimpiadi

L'affettuosa lettera delle Fiamme Gialle a Sofia Goggia: «Resterai il nostro Alfiere»

Domani (4 febbraio) Sofia avrebbe dovuto essere la portabandiera azzurra durante la cerimonia inaugurale dei Giochi Invernali

L'affettuosa lettera delle Fiamme Gialle a Sofia Goggia: «Resterai il nostro Alfiere»
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La speranza di vedere Sofia Goggia in pista alle Olimpiadi invernali di Pechino resta appesa al post pubblicato da lei stessa su Facebook il 29 gennaio: «Ciao fans. Ogni giorno grossi progressi». Domani, venerdì 4 febbraio, avrebbe dovuto essere il grande giorno per la campionessa bergamasca, vincitrice dell’oro nella discesa libera ai Giochi di PyeongChang nel 2018, quello in cui avrebbe rappresentato l’Italia in veste di portabandiera durante la cerimonia inaugurale.

Un giorno che ogni atleta professionista sogna fin da quando è bambino, ma al quale Sofia Goggia ha momentaneamente dovuto accantonare. Per questa ragione, il corpo delle Fiamme Gialle, per dimostrarle affetto e riconoscenza, hanno dedicato a Sofia una lettera in cui ribadiscono che lei resterà «comunque il nostro Alfiere, che terrai alta la nostra Bandiera».

«Con queste poche righe – continua la lettera -, Sofi, vorremmo dirti che domani tu sarai comunque il nostro Alfiere, che terrai alta la nostra Bandiera. Anzi, non domani soltanto, ma anche dopodomani, e tra un mese e dopo ancora. Se sarai al cancelletto di partenza di Pechino, ma anche se non ce la farai. Se vincerai, ma anche se qualcun altro, in pista, sarà più veloce. Perché ci rendi fieri, ci unisci intorno alla tua sfortuna ed alla tua forza, e fai sgorgare in noi i sentimenti migliori».

Spetterà a Michela Moioli il compito di sventolare il Tricolore durante la cerimonia inaugurale della competizione a cinque cerchi, guidando la nazionale azzurra nella sfilata al National Stadium in penultima posizione, precedendo la Cina.

«Vorremmo che tutte le nostre mani, migliaia di mani, si unissero alle tue nel proteggere quella fiammella di speranza che con tanta fatica stai alimentando, e che in questo modo la fiammella crescesse fino a diventare un’altra Torcia, che ti consentisse di accendere il tuo piccolo, personale ma per tutti importantissimo, braciere Olimpico – concludono le Fiamme Gialle -. Ci hai resi tante volte orgogliosi nell’immedesimarti nel nostro motto, “Nec recisa recedit”, che ora vorremmo ricambiare, facendoti arrivare, da tutta Italia, l’affetto e la riconoscenza della nostra gente, che ti vuole bene, e che non vuole più, mai più, vederti spezzata».

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