Il dato più negativo: l'Atalanta ha segnato 25 gol in meno dell'anno scorso
Analizzando i numeri dei bergamaschi, la flessione in termini di reti realizzate è ciò che spicca e fa capire la posizione in classifica

di Fabio Gennari
Guardando la classifica a novanta minuti dal termine, c'è un dato che spiega, forse molto meglio di tutti gli altri, perché la squadra di Gasperini non sia ancora qualificata alle prossime coppe europee. I nerazzurri, da tre anni miglior attacco del torneo di Serie A rispettivamente con 77, 98 e 90 gol, in questo momento si trovano al quinto posto della classifica relativa ai gol fatti con 65 reti: sono ben 25 in meno rispetto a un anno fa. Una flessione netta, a fronte di un numero di reti subite praticamente identico (47 contro le 45 di un anno fa a una giornata dal termine). Un dato che spiega molte cose.
L'Atalanta di Gasperini negli ultimi anni è sempre riuscita a bilanciare qualche gol di troppo incassato con una "produzione" offensiva davvero importante. Non riuscire a ripetersi è il motivo probabilmente più pesante che fa capire come mai la Dea si trovi un po' più indietro in classifica. Intendiamoci: 59 punti e 65 gol fatti sono un bottino di tutto rispetto per una realtà come quella nerazzurra, se si ragiona in termini assoluti. La flessione è invece netta prendendo come parametro quanto fatto nel recente passato.
Infortuni, calo di alcuni giocatori e quasi totale mancanza di gol dagli esterni sono tre indicatori importanti nell'analisi dei motivi che hanno causato questa situazione. Zapata è mancato per molto tempo, Muriel ha avuto un rendimento nettamente inferiore rispetto all'anno scorso e il lungo infortunio di Gosens (mai tornato ai suoi livelli nemmeno dopo la cessione all'Inter) sono fattori che hanno inciso e nel prossimo mercato sarà importante fare le scelte giuste.