La visita in Ucraina

Video e foto del sindaco Gori a Bucha. Mentre il Pd cittadino prende le distanze da Oriana Ruzzini

Le immagini del primo cittadino con il collega Fedoruk tra le macerie della cittadina ucraina. I dem cittadini: «Sostegno al sindaco, le opinioni personali espresse a mezzo stampa sarebbero da evitare»

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Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori è arrivato oggi (martedì 21 giugno) a Bucha (in Ucraina) per siglare il gemellaggio tra le due città e capire come aiutare la cittadina ucraina a ripartire dopo la tragedia della guerra, riaccendendo quelli che sono alcuni degli aspetti più importanti della vita civile, a partire dai servizi per l’infanzia. Il primo cittadino ha incontrato il suo omologo Fedoruk, con il quale ha visitato la città devastata dagli attacchi russi. Stando ai numeri ufficiali, 456 cittadini sono stati uccisi dai soldati russi, ma molti risultano tutt’ora dispersi: tanti ucraini sono stati infatti deportati, attraverso la Bielorussia, in Russia.

Gori ha visitato l’“Asilo Arcobaleno”, che ha dato rifugio per oltre due settimane a oltre 50 bambini e 200 adulti durante gli attacchi alla città, accompagnato da Maurizio Carrara, presidente onorario di Cesvi, e dal sindaco Fedoruk, recandosi poi alla chiesa di Sant’Andrea Apostolo: tra la chiesa e il giardino circostante sono state sepolte gran parte delle vittime civili di Bucha e, solo lo scorso 11 marzo, sono stati inumati i corpi di 116 persone, tra i quali trenta donne e due bambini. I corpi sono stati riesumati dopo la riconquista dell’area da parte dell’esercito ucraino, venendo in seguito restituiti alle famiglie che hanno potuto celebrare i funerali. I corpi hanno così trovato degna sepoltura nel cimitero locale e una mostra fotografica all’interno degli spazi del luogo sacro testimonia l’orrore avvenuto a Bucha.

«Questa visita – ha spiegato Gori - ha il primo obiettivo di portare qui la solidarietà e l’abbraccio di Bergamo e dei suoi cittadini, ma vogliamo anche capire cosa possiamo fare per aiutare concretamente la ripartenza. Desideriamo impegnarci, insieme a Cesvi, a sistemare i 14 asili della città, tre dei quali - tra cui anche l’Asilo Arcobaleno che ho visitato questa mattina - richiedono d’essere interamente ricostruiti. Vogliamo inoltre aggiungere assistenza psicologica per tutti coloro che hanno vissuto eventi terribili nei giorni più bui per la città».

Impegno che è stato ribadito dal presidente onorario di Cesvi: «Da oltre 35 anni interveniamo nelle principali catastrofi umanitarie e oggi, con questo intervento di ricostruzione vogliamo dare un segnale di speranza a tutte quelle persone che stanno facendo rientro nella propria casa», ha dichiarato Maurizio Carrara. Il sindaco ha poi lasciato Bucha per trasferirsi a Kiev e incontrare il governatore dell’Oblast’, Kuleba. La visita del sindaco di Bergamo proseguirà domani e si chiuderà con la sottoscrizione del gemellaggio.

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Nel frattempo, dopo le dichiarazioni della consigliere comunale del Pd di Bergamo Oriana Ruzzini, che aveva criticato la visita del primo cittadino nella città ucraina affermando che «sarebbe stato meglio essere più cauti per ragioni di sicurezza» ed esprimendo perplessità sul comportamento del Governo italiano e dell’Unione europea, i dem bergamaschi hanno espresso vicinanza al sindaco con una nota ufficiale: «Il Pd della città di Bergamo e il gruppo consiliare sostengono l’iniziativa del sindaco Gori relativa al gemellaggio tra Bergamo e Bucha, città simbolo del dramma ucraino - si legge nel documento, firmato dal segretario cittadino Roberto Mazzetti e dal capogruppo in consiglio comunale Massimiliano Serra -. Pur nel rispetto delle sensibilità individuali, la posizione politica del Partito Democratico in merito alla missione è già emersa in Consiglio comunale; le opinioni personali espresse a mezzo stampa dai singoli consiglieri sarebbero da evitare e non rappresentano la posizione del Pd, che compatto sostiene il sindaco Gori in questa visita».

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