Problemi e soluzioni

Autobus turistici alla ex dogana di via Rovelli. E i visitatori come li porti in Città Alta?

Il Comune ha ottenuto l'area, piuttosto decentrata, in comodato d'uso per due anni. La guida Barbara Savà: serviranno navette ogni quarto d'ora

Autobus turistici alla ex dogana di via Rovelli. E i visitatori come li porti in Città Alta?
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di Andrea Rossetti

In vista del 2023, anno in cui Bergamo sarà, insieme a Brescia, Capitale italiana della Cultura, il Comune ha avviato un ragionamento per meglio gestire i flussi turistici sulla città. E quando si parla di «flussi turistici» ci si riferisce soprattutto ai gruppi organizzati, che si muovono solitamente in giornata e in “massa”.

È pensato in primis per loro l’investimento che Palazzo Frizzoni ha deciso di fare sul piazzale dell’ex dogana di via Rovelli, concesso in comodato d’uso per due anni da Intesa Sanpaolo, proprietaria dell’area. L’idea è di realizzare lì il parcheggio per bus turistici che oggi manca in città.

Nell’ampio spazio di circa diecimila metri quadrati, situato in una posizione non distante dalla stazione di Bergamo, con l’implementazione dell’illuminazione pubblica e l’installazione di bagni pubblici si potrebbe creare un’area perfetta per “ospitare” i tanti bus che portano in città gruppi di turisti.

Attualmente, infatti, questi mezzi vengono fatti sostare nella zona delle piscine Italcementi, in via Grataroli, ma si tratta di parcheggi su strada, in numero molto limitato e situati in un’area fortemente residenziale. Insomma, non il massimo.

Un buon punto di partenza

Proprio la collocazione dei parcheggi per i bus turistici era una delle critiche che le guide turistiche di Bergamo muovevano da tempo al Comune. Valentina Ronzoni, guida dell’associazione brianzola Art-U, all’inizio dell’alta stagione turistica diceva: «Pensare di lasciare i bus dove si trovano adesso (in Santa Lucia, ndr) ha poco senso. È scomodo. Sia per noi che per gli autisti».

«Il progetto della ex dogana è un primo passo avanti - commenta oggi Barbara Savà, tour leader che da oltre vent’anni opera nel settore, a Bergamo ma non solo -. Peccato che, come al solito, la decisione sia stata presa e annunciata senza prima informare noi guide».

Il solito problema dell’assenza di comunicazione e di trasparenza tra la Giunta e i cittadini... «Sì, purtroppo niente di nuovo. Da questo punto di vista, il Comune è molto coerente - commenta amaramente Savà -. E per noi, questo, non è un problema da poco. Le faccio due esempi recenti: il primo è l’aumento di prezzi dei biglietti Atb. Noi, che con Atb ci lavoriamo quotidianamente dato che per portare i turisti in Città Alta utilizziamo mezzi pubblici e funicolare, ne siamo venuti a conoscenza come il resto della popolazione. Non eravamo neppure stati messi sul “chi va là”. Peccato che ci siano già visite di gruppi organizzati per fine settembre e l’autunno, con quote pagate che ora dovranno essere riviste. (...)

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