Immancabile appuntamento con la Fiera di Sant'Alessandro, tra innovazione e tradizione
Dal 2 al 4 settembre, torna l'evento frutto della collaborazione tra numerose realtà. Prodotti tipici, esperienze e conferenze con un occhio al cambiamento climatico
di Marta Belotti
Sono tempi difficili per agricoltura, allevamenti e per tutti i settori a questi collegati. Tuttavia, anche quest’anno alla Fiera di Sant’Alessandro era impossibile rinunciare. Così, sotto il segno delle parole innovazione, fondamentale ancor più un periodi di crisi per riuscire a guardare avanti, e tradizione, che valorizza i dodici secoli di vita della fiera, venerdì 2 settembre la Fiera di Sant’Alessandro verrà inaugurata.
L’appuntamento è alle 14.30 in via Lunga con ingresso gratuito per la prima giornata, ma è comunque suggerita la prenotazione. Per gli altri giorni della manifestazione, sabato 3 e domenica 4 settembre, il prezzo è di sette euro l’intero e cinque il ridotto (tutte le informazioni qui).
La realizzazione dell'evento ha visto la collaborazione di numerose realtà, dal sodalizio di Promoberg con Bergamo Fiera Nuova alla partecipazione delle associazioni di settore, come Coldiretti, Confagricoltura, la presenza di Ats, nonché il sostegno delle banche Intesa Sanpaolo e Bpm. Tanti attori per un evento complesso ma efficace, tanto atteso dagli espositori del settore, dagli appassionati, ma anche dalle famiglie e dai visitatori anche solo curiosi.
In occasione della conferenza stampa tenutasi questa mattina, martedì 30 agosto, si è detto emozionato il presidente di Promoberg Luciano Patelli, eletto a inizio estate: «Si tratta della mia prima fiera da presidente e mi capita di esordire proprio in quella che forse è la più importante per Bergamo. Si tratta di un momento fondamentale, perché occasione di incontro e di scambio per tutte le aziende del mondo agricolo e zootecnico. Per questo, devo ringraziare tutti i partner, le associazioni ed Epinati, che ci accoglie in questo spazio».
Lo spazio della Fiera di Bergamo
L’evento è ospitato, come da tradizione, alla Fiera di Bergamo, spazio dal valore fondamentale per la città. «In questo periodo stiamo portando avanti l’efficientamento della struttura e la sua messa in sicurezza - ha spiegato l’amministratore unico di Bergamo Fiera Nuova, Giuseppe Epinati -. Stiamo andando un po’ lunghi a causa della pandemia. Attualmente, i padiglioni sono pienamente a norma e hanno avuto inizio anche i lavori del secondo lotto che interesseranno il centro congressi e il ristorante. Inoltre, stiamo lavorando sul fotovoltaico».
Dopo il successo, con più di centosessanta espositori, cinquecento tra cavalli e ovini e una stima di trentacinquemila visitatori, dello scorso anno, per questa edizione 2022 l’aspettativa è ancora più alta. Quella di Sant’Alessandro è una delle fiere che occupa maggiore spazio: ben cinquantamilametri quadrati. Tra spazi aperti e al coperto, saranno 172 le imprese presenti quest’anno, 130 delle quali lombarde, e più di 500 gli animali.
Il lato esperienziale
Tra i padiglioni, quello dedicato al pubblico sarà il padiglione A, con la parte più esperienziale. Lo spazio accoglie i visitatori con gli stand delle associazioni di categoria, di enti e istituzioni e dei consorzi di tutela e promozione in campo per valorizzare il territorio; e poi le realtà attive in tema di energie alternative e rinnovabili, consulenza e formazione, floricoltura e florovivaismo, agriturismi, prodotti per la casa. Fondamentale la collaborazione con BergamoScienza, che porterà i ragazzi a scoprire il mondo della agricoltura e della zootecnia. In particolare, siccità e cambiamento climatico saranno i messi al centro.
Queste due sono state le parole più ricorrenti anche nell’intervento di Confagricoltura. Enzo Ferrazzoli ha ricordato come la «transazione ecologica ed energetica sarà fondamentale e porterà un’evoluzione strutturale delle aziende». Il presidente di Coldiretti, Alberto Brivio, ha aggiunto: «Anche quest’anno abbiamo deciso di partecipare in modo convinto alla fiera. Per noi, sono mesi difficili, perché i problemi del cambiamento climatico, della siccità, della difficoltà del reperimento delle materie prime, dei costi dell’energia si stanno rivelando particolarmente impattanti sulle realtà agricole con implicazione sulla produttività. Nonostante tutto questo, qui la nostra presenza si allarga con oltre venticinque aziende agricole che presenteranno i propri prodotti».
Non solo un luogo di commercio, ma anche un luogo di esperienze, tra show cooking, attività didattiche e laboratori, degustazioni, concorsi (la decima edizione del Concorso internazionale di Bergamo per cavalli purosangue arabi) e balli country, ma anche conferenze. Insomma, il programma per il 2, 3 e 4 settembre è quanto mai vasto. Lo potete consultare QUI.