Quanti problemi!

Musso, Toloi, Palomino e Djimsiti: la difesa titolare dell'anno scorso è ai box, che s'inventa Gasp?

Un'emergenza simile, tutta nello stesso reparto, crei diversi problemi al mister. Tocca estrarre l'ennesimo coniglio dal cilindro

Musso, Toloi, Palomino e Djimsiti: la difesa titolare dell'anno scorso è ai box, che s'inventa Gasp?
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di Fabio Gennari

Musso, Toloi, Palomino e Djimsiti sono stati i primi nomi della distinta nerazzurra in un sacco di partite. Nella passata stagione, a un certo punto, Demiral era fuori dalle rotazioni primarie e questo poker difensivo si era preso la scena. Oggi, a pochi mesi di distanza, quegli stessi giocatori sono i primi della lista degli indisponibili e, a questo punto, è normale parlare di emergenza per la squadra orobica. Certo, Palomino manca da inizio stagione e Djimsiti si è fatto male con il Milan alla seconda giornata (siamo all'ottava), quindi un po' ci abbiamo fatto il callo. Ma ora che sono fuori anche portiere e capitano le cose cambiano. In peggio.

A Udine, Gasperini dovrà fare di necessità virtù. Fortunatamente, Okoli e Scalvini sono due giovanissimi di grande prospettiva ma già pronti. Stanno scendendo in campo con continuità, contro la Fiorentina si sono comportati benissimo e il rientro di Demiral è fondamentale. Beneaugurante, a questo proposito, la fotografia con il turco sorridente utilizzata per il notiziario di ieri sul sito ufficiale, quasi a voler dire "io ci sono e sto bene" nello stesso giorno dell'annuncio della lesione di Toloi. Se giocheranno o meno tutti e tre, magari con de Roon jolly prezioso, non è ancora chiaro, ma indubbiamente le opzioni a disposizione sono poche. Pochissime. Quasi nulle.

Dal punto di vista tattico, l'Atalanta contro il 3-5-2 (modulo utilizzato dall'Udinese) ha giocato spesso anche a quattro. I risultati sono arrivati, così come arrivano quando la squadra scende in campo coesa e compatta, indipendentemente dal modulo. Questo, sul piano delle motivazioni, è un segnale ancora più forte di come il gruppo stia lavorando per far durare il più a lungo possibile questo incredibile momento di gloria in campionato: non sappiamo fino a quando l'Atalanta rimarrà al vertice della classifica, ma intanto andiamo a Udine da capolisti, con una sfilza di assenze in difesa ma anche la consapevolezza che gli altri, per vincere, dovranno mettercela tutta.

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