Il colpo

Terrore a casa Facchinetti, rapinatori entrati da una porta lasciata aperta

«Dateci i soldi o vi ammazziamo». I rapinatori sapevano come muoversi: diventa sempre più forte l’ipotesi di una talpa

Terrore a casa Facchinetti, rapinatori entrati da una porta lasciata aperta
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Sono entrati da una porta lasciata aperta, le armi puntate contro i proprietari: «Dateci i soldi o vi ammazziamo». Sono stati 35 minuti di puro terrore per Roby Facchinetti e la sua famiglia, che si sono trovati la sera di domenica 29 gennaio davanti a tre uomini con passamontagna e pistole.

Secondo quanto riportato oggi (sabato 4 febbraio) dal Corriere Bergamo, i rapinatori avevano un modo di parlare strano, che faceva pensare a degli stranieri. Inoltre, a quanto pare sapevano perfettamente quanto potevano permettersi di insistere nel chiedere soldi e gioielli, come se qualcuno li avesse informati di quanto potevano prendere all’interno dell’abitazione.

In casa si trovavano il cantante dei Pooh, la moglie Giovanna Lorenzi, il figlio Roberto e la compagna, mentre l’ultimogenita Giulia era fuori con il marito ed i due bambini. Sia Roberto che Giulia vivono in due appartamenti nella casa del padre, mentre il maggiore Francesco, che ieri si è scagliato contro i politici sui social per la poca sicurezza, abita in Svizzera.

I banditi hanno puntato le armi in faccia al gruppo, che ha tentato di convincerli ad andarsene consegnando loro ciò che avevano addosso, ovvero soldi e oggetti preziosi. Tuttavia, i criminali hanno continuato a minacciarli, fino a quando non hanno ottenuto denaro, gioielli ed orologi che si trovavano nella villa. Non c’erano casseforti da svuotare, per cui una volta ottenuto il bottino se ne sono andati. In seguito, i Facchinetti hanno chiamato la forze dell’ordine, ma si è reso necessario anche l’intervento di un’ambulanza, a causa di un lieve mancamento della moglie del musicista.

Le dinamiche della rapina e le indagini

Tutto è iniziato alle 20,50, quando i tre rapinatori hanno scavalcato la recinzione del giardino, entrando da una porta che la famiglia teneva abitualmente aperta a quell’ora. Proprio come se lo sapessero, come se una talpa, qualcuno che conosceva bene le abitudini dei proprietari ed era già stato nell’abitazione, li avesse istruiti su come fare irruzione senza troppi problemi. Molto probabilmente, un quarto uomo attendeva all’esterno, per monitorare la situazione ed essere pronto a partire con la macchina dopo la fuga.

La refurtiva dovrebbe avere un valore di qualche migliaio di euro, non si conosce ancora la cifra esatta. Così come non è dato sapere se la villa fosse dotata di un sistema di videosorveglianza, che possa aver ripreso i delinquenti. In ogni caso, essendo in zona Stadio, telecamere pubbliche sono presenti in gran numero, per cui dovrebbero aver filmato il percorso in auto. Se avessero voluto allontanarsi il più velocemente possibile, avrebbero dovuto prendere la circonvallazione per l’autostrada di Bergamo, che però costringe a passare vicino alla caserma provinciale dei carabinieri di via delle Valli.

Tutte le ipotesi sono ancora in corso di accertamento, mentre indagano la Squadra Mobile con la Scientifica, che ha effettuato i rilievi, ed il procuratore aggiunto Maria Cristina Rota ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per rapina pluriaggravata.

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