I cartelloni alle finestre di Intesa Sanpaolo? Affissi durante il corteo di Fridays for Future
La sfida per il cambiamento climatico è ricominciata da decine di piazze italiane, tra cui quella di Bergamo
I cartelloni di protesta apparsi nella giornata di venerdì 3 marzo, appesi alle grate delle grandi finestre della sede di Intesa Sanpaolo in viale Roma, sono parte dell’azione di Fridays for Future Bergamo, effettuata durante il corteo in centro.
La mobilitazione del 3 marzo è stata globale, sulla scia del nuovo Global Climate Strike. La sfida per il cambiamento climatico è ricominciata da decine di piazze italiane. «In tutte le piazze del mondo liberiamo la più grande forza: la nostra rabbia, che diventerà energia rinnovabile», hanno annunciato attivisti, ambientalisti e studenti italiani.
«Intesa Sanpaolo, insieme a Unicredit, è la prima banca italiana per investimenti negli armamenti e nei combustibili fossili, tra cui il carbone. Attraverso il finanziamento della compagnia elettrica tedesca Rwe, è anche responsabile della distruzione del villaggio di Lutzerath, sgomberato con la forza dopo aver sfrattato gli abitanti», sostengono i manifestanti.
«Le azioni dirette contro i responsabili della crisi climatica sono necessarie – aggiungono da Fff Bergamo - perché sembrano essere rimaste l'unico modo per non lasciar silenziare la nostra protesta».