Omicidio di Morengo, condannata a 21 anni Sandra Fratus
I giudici hanno confermato la condanna chiesta dall'accusa. In aula ricostruite le violenze del compagno nei suoi confronti
Condannata a 21 anni di carcere Sandra Fratus, la 51enne di Morengo che il 26 novembre 2022 uccise con una coltellata al cuore Ernest Emperor Mohamed, trentenne nigeriano con cui conviveva. L'omicidio avvenne nell'appartamento in cui vivevano nel paese della Bassa Bergamasca, al culmine di una violenta lite che era sfociata in un'aggressione del compagno nei confronti dell'imputata. I giudici, quindi, hanno deciso di confermare la pena richiesta dal pm Emma Vittorio.
Le dinamiche dell'omicidio
Secondo quanto riportato oggi (mercoledì 14 giugno) dal Corriere Bergamo, la discussione sarebbe partita quella sera da un caricabatterie che non si trovava. A un certo punto, il nigeriano aveva perso il controllo, distruggendo un armadio e buttando lei sul letto, dandole poi uno schiaffo. In seguito, la donna per reazione aveva afferrato un coltello ed affondato la lama nel petto del convivente.
L'udienza e il racconto delle violenze dell'uomo
Nel corso dell'udienza, si sono ricapitolati anche gli ingressi negli anni al pronto Soccorso di Fratus, dovuti alle botte prese dal compagno, che però non aveva mai denunciato. C'era stata due volte nel 2018, una nel 2019, una nel 2020 e due nel 2021. Ammise solo una volta di esser stata aggredita, ma non fece alcun nome.
A supportare la ricostruzione di quel periodo burrascoso è anche la testimonianza del figlio della donna, Nicholas Conalli, 24 anni. Ha confermato le violenze dell'uomo, raccontando che l'aveva accompagnata personalmente qualche volta in ospedale. In un'occasione, zoppicava e sosteneva di essere caduta in casa mentre faceva le pulizie, ma in realtà secondo lui era stata presa a calci. In un altro episodio il giovane, passando davanti l'abitazione dei due con un amico, vide l'assassinato colpirla con un pugno.