Il dualismo Musso-Carnesecchi non è un problema ma una scelta tecnica: decide Gasperini

di Fabio Gennari

La questione portiere, in casa Atalanta, non è rilevante. Un dualismo? Può essere che così venga percepito all'esterno, ma per il gruppo, per Gasperini, è una questione meramente tecnica, è una scelta: il mister dell'Atalanta ha due portieri a disposizione, probabilmente di valore molto più vicino di quanto non capiti normalmente nelle squadre dove ci sono un primo e un secondo ben definiti. Con gerarchie nette.

L'Atalanta ha acquistato Musso dall'Udinese (estate 2021) quando Carnesecchi era in prestito in B alla Cremonese. I due hanno sei anni di differenza e, nell'estate del 2023, si è concretizzata una situazione che con la partenza di Sportiello (in campo nell'ultima parte della passata stagione al posto di Musso nonostante fosse in scadenza) era inevitabile: Musso e Carnesecchi in rosa, Rossi il terzo portiere. Gasperini ne ha parlato anche in conferenza, la gestione non è semplice come in passato ma il mercato non ha offerto opzioni di partenza né per Musso né per Carnesecchi.

Prima dell'amichevole estiva Atalanta-Juventus, giocata a Cesena, Gasperini ha fatto una scelta: gioca Musso. E dall'inizio della stagione, a parte tre gare, ha sempre giocato l'argentino da titolare, collezionando anche prestazioni molto buone.

Ora che contro l'Inter è arrivato un errore decisivo sul calcio di rigore, chi non apprezza l'argentino ne chiede con forza il cambio con Carnesecchi. Ogni posizione è lecita, ma parlare di mercato, di gestione o di tutto il resto è secondario: l'Atalanta ha due portieri potenzialmente titolari, la scelta è solo ed esclusivamente di Gasperini, per cui il titolare, almeno al momento, resta Musso. Il futuro lo scopriremo solo vivendo.