L'attacco di Alleanza Verdi Sinistra

Aeroporto di Orio, «indagine epidemiologica non ancora iniziata ma già sappiamo come finirà»

Ats Bergamo ha detto che lo scalo non incide sulla salute, ma lo studio è stato avviato solo un mese e mezzo fa e dovrebbe durare due anni

Aeroporto di Orio, «indagine epidemiologica non ancora iniziata ma già sappiamo come finirà»
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Il gruppo bergamasco di Alleanza Verdi Sinistra ha commentato duramente oggi (venerdì 1 dicembre) le prime rivelazioni rese note da Ats Bergamo in merito agli studi sull'impatto dell'aeroporto di Orio al Serio sulla salute delle persone residenti nelle vicinanze dello scalo.

Per Ats l'aeroporto non incide sulla salute

L'agenzia, infatti, ha sottoscritto a ottobre una convenzione con Sacbo, la società che gestisce lo scalo, per effettuare un'indagine epidemiologica (che avrebbe dovuto essere avviata invece un bel po' di tempo fa) e capire l'impatto sulla salute dei cittadini e le potenziali ricadute di un allargamento dell'infrastruttura. Una ricerca che dovrebbe durare due anni e che coinvolge circa novantamila cittadini nei Comuni di Azzano, Bagnatica, Brusaporto, Grassobbio, Lallio, Orio, Seriate, Stezzano, Treviolo e i quartieri di Colognola e Campagnola a Bergamo.

Tuttavia, già stamattina su L'Eco sono apparse le affermazioni di Ats, secondo cui dal raffronto tra una popolazione campione e quella dell'area interessata dalle attività aeroportuali, stando ai dati base che arrivano a fine 2022, non sarebbero emerse particolari differenze. Tradotto: l'azione dell'infrastruttura non inciderebbe in maniera significativa sulla salute delle persone. Tuttavia, Ats ha specificato che continuerà gli studi.

Il commento di Alleanza Verdi Sinistra

Inutile dire che un responso di questo tipo, fatto quando l'analisi epidemiologica è partita soltanto da un mese e mezzo, ha suscitato la sbalordita reazione del deputato Devis Dori (Alleanza Verdi Sinistra), del segretario provinciale di Sinistra italiana, Alfredo di Sirio, e della consigliera comunale di Bergamo Oriana Ruzzini.

«Probabilmente Ats Bergamo ha la sfera di cristallo, considerato che è già giunta alle sue conclusioni circa l'impatto dell'aeroporto di Orio sulla salute dei cittadini - ha commentato ironicamente Dori -. L'indagine epidemiologica non è ancora iniziata (al momento abbiamo solo una Convenzione, oltretutto sottoscritta con un anno di ritardo) ma incredibilmente sappiamo già come andrà a finire. Quindi questi due anni a cosa servirebbero, a ricostruire i motivi di una conclusione già scritta e a confermare una tesi preconfezionata? Sacbo deve attendere l'esito dell'indagine, non può utilizzare queste sintetiche conclusioni di Ats per giustificare l'inizio dei lavori di ampliamento».

Il Ministero dei Trasporti ha fissato, per il prossimo 6 dicembre, una nuova riunione della Conferenza di servizi per la verifica della conformità urbanistica, dato che quella dell'11 ottobre scorso si era conclusa negativamente. Enac ha già affermato di aver risolto le criticità avanzate in quell'occasione dal Ministero della Difesa e da Autostrade per l'Italia, ma rimangono i pareri contrari dei Comuni di Orio e Seriate.

«L'impatto dell'aeroporto è un fatto evidente - ha aggiunto Di Sirio -. Gli abitanti devono essere ascoltati nella ricerca delle soluzioni migliori possibili. Non si può sviluppare l'aeroporto all'infinito e, contemporaneamente, pensare che possa essere sostenibile a livello ambientale. Alleanza verdi sinistra chiede da tempo al sistema aeroportuale di impegnarsi di più per la crisi climatica, con la progressiva riduzione delle tratte a corto raggio».

«Ora che è stato approvato il piano di zonizzazione acustica, Sacbo dovrà ridurre il traffico aereo, qualora si sforassero i limiti stabiliti - ha dichiarato invece Ruzzini -. Sull'indagine epidemiologica, va precisato che l'aeroporto è già inserito in un'area fortemente inquinata, dove l'aumento del traffico aereo non può che peggiorare la qualità della vita. Suscita anche qualche perplessità il fatto che le uscite sulla stampa riguardo la salute e l'ambiente non tocchino mai la tragica ondata di Covid-19, quasi a voler rimuovere dal nostro passato l'essere stati epicentro mondiale di una pandemia. È anche per tutto ciò che ha vissuto soprattutto il popolo bergamasco che chiediamo un'analisi dei dati puntuale, trasparente e senza scorciatoie».