Fuochi d'artificio

Gewiss Stadium pazzesco e clima rovente contro il Liverpool, i video di una notte magica

Incredibile il contesto in cui si è giocata la gara di Europa League contro i Reds, lo stadio questa volta ha davvero fatto una grande differenza

Pubblicato:
Aggiornato:

di Fabio Gennari

Ore 21.59, Giacomo è in Curva insieme ad altri novemila indemoniati: «Sono fortissimi, noi stiamo dando tutto. Anche in Curva». Prima e dopo, il Gewiss Stadium è stato qualcosa di semplicemente incredibile. Incontenibile. Emozionante.

Man mano che passavano i minuti, il battito delle mani e i cuori che pulsavano si sentivano sempre più forti. Nelle due Tribune c'era gente in piedi, racconti di chi era in Rinascimento parlano di come, nell'ultimo quarto d'ora, quel settore fosse diventato una succursale della Pisani. Al fischio finale c'è stata l'esplosione, sono partiti i fuochi d'artificio con i cori e le bandiere a rendere tutto magico. Unico.

Atalanta-Liverpool è stato qualcosa di pazzesco, una gara storica giocata in un contesto che, probabilmente, a questo livello non si era mai visto prima. La gioia della gente ha fatto da incredibile contrasto con la tensione che si respirava nelle ore prima del fischio d'inizio.

Arrivando allo stadio, poco dopo le 17, c'erano volti tirati ma fiduciosi. Gente consapevole della forza del Liverpool, ma anche di quella dell'Atalanta. Un misto di sogni e paure, con novanta minuti a dividere una squadra capace di stritolare i Reds a casa loro appena sette giorni prima che era chiamata a completare l'opera. A scrivere la storia.

L'impresa è riuscita, oggi tutti parlano di come l'Atalanta abbia fatto fuori i più forti della competizione. Adesso c'è il Marsiglia, i posti a disposizione saranno oltre tremila ma bastano poche telefonate per capire che tutti vorrebbero esserci il 2 maggio al Velodrome. Una settimana più tardi, giovedì 9 maggio, c'è il ritorno a Bergamo. Quel giorno il Gewiss Stadium ribollirà ancora. Ma prima, mercoledì 24 aprile, c'è la semifinale di ritorno di Coppa Italia con la Fiorentina. Se lo stadio sarà ancora come abbiamo visto, vissuto e respirato contro il Liverpool, avremo di che divertirci. Oggi godiamocela, domenica a Monza saremo quasi tremila e poi c'è la Viola. Una alla volta amici, una alla volta.

Commenti
Massimiliano Piterà

Onore e gloria agli ultras bergamaschi, città che amo e squadra e tifoseria che ammiro. Oggi, ormai, vera realtà del grande calcio italiano. Forza Dea, conquista l'Europa.

Maria Teresa Solivani

Io non me ne intendo molto di calcio e non sono certo una che va allo stadio a ogni partita ma sono bergamasca e devo dire che la Dea fa parte della nostra città e che per come sta giocando e per l'impresa che ha compiuto ieri sera l'Atalanta è un fiore all'occhiello per tutti i bergamaschi ! Grazie Dea,sei grande! Ancor più bello è il fatto che non ci siano stati disordini o scontri , una vera festa !

Francesco Giuseppe

Meno male che ci sono gli Ultras, tanto vituperati quanto indispensabili in uno stadio. IL resto del pubblico con i cellulari e in silenzio, da fighetti al cinema. Lunga vita agli Ultras!!!

Seguici sui nostri canali