Ambiente lavorativo

Come evitare i conflitti al lavoro

I conflitti sul posto di lavoro sono molto comuni ed è necessario riconoscerli e cercare di eliminarli prima che si aggravino

Come evitare i conflitti al lavoro
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Scegliere di vivere e lavorare all'estero è un'opportunità di crescita professionale e personale, ma chi sceglie questa soluzione deve mettere in conto la possibilità di affrontare difficoltà e disagi, almeno nella fase iniziale.

Se si decide di compiere questo passo in uno dei Paesi europei, la prima cosa da fare è senza dubbio dotarsi di un curriculum vitae europeo, un documento appositamente studiato all'inizio degli anni Duemila.

Il Cv europass è riconosciuto in Europa e ha lo scopo di rendere più rapida e scorrevole la lettura delle competenze dei candidati e di migliorare la loro presentazione al recruiter.

Certamente possedere un Cv efficace aiuta ad ottenere un posto di lavoro, ma una volta assunti, è il momento di affrontare la vita lavorativa.

Per chi vive e lavora in una cultura diversa dalla propria, un aspetto importante da tenere in considerazione è la possibilità che si verifichino conflitti.

Quali sono i motivi più comuni dei conflitti al lavoro?

Alcuni fra i più importanti motivi che causano conflitti al lavoro sono:

  • Malintesi;
  • Scarsa capacità di comunicazione;
  • Opinioni, punti di vista;
  • Scontri di personalità;
  • Pregiudizi e stereotipi;
  • Cambiamenti nello stile nella gestione de personale;
  • Percezione di ingiustizia.

Il conflitto è un fenomeno comune, ma per molte persone è fonte di preoccupazione perché trovano difficile gestirlo nell’ambiente di lavoro soprattutto con i colleghi.

È possibile elaborare una serie di strategie per prevenire, gestire e risolvere i conflitti in ambito lavorativo.

Vediamone alcune qui di seguito, iniziando dalla più efficace:

  • Collaborazione
    La collaborazione è una strategia a vincere (win-win). Nei casi di collaborazione, il l’obiettivo e la relazione interpersonale sono ugualmente importanti, motivando sia l’una che l'altra parte a lavorare insieme per trovare un risultato che soddisfi le loro le esigenze. Un esempio di situazione in cui la collaborazione è necessaria è il caso in cui un dipendente non stia svolgendo bene il proprio ruolo, al punto da avere un impatto negativo sull'azienda. Inquadrare il conflitto come una collaborazione può aprire le porte per aiutarsi a scoprire la causa e capire cosa si può fare per migliorare le prestazioni e la buona salute dell'azienda.
  • Accomodamento
    L’accomodamento consiste nell'assecondare le esigenze dell'altra parte. Si utilizza nei casi in cui la relazione è più importante dell’obiettivo. Ad esempio, se durante una riunione qualcuno propone un'idea per un progetto futuro e uno dei colleghi dice che secondo lui avrà un impatto negativo, il proponente potrebbe risolvere il conflitto rinunciando all'idea iniziale. Bisogna anche considerare, però, che se si è in disaccordo con un altro, l’accondiscendenza può eliminare le opportunità di innovazione e di risoluzione creativa dei problemi.
  • Compromesso
    Se abbiamo detto che la collaborazione è una strategia vincente, il compromesso è invece "a perdere" (lose-lose), poiché nessuno delle due parti in causa raggiunge l'obiettivo prefissato. Questa strategia funziona bene quando l'interesse per l'obiettivo e la relazione sono entrambi moderati. Si dà valore alla relazione, ma non tanto da abbandonare il proprio obiettivo, come nel caso dell'accomodamento. Ad esempio, se esiste la possibilità dell’esecuzione di un progetto e ci sono due parti interessate, è possibile eliminare il conflitto co-conducendolo o decidendo che uno dei due guidi questo progetto e l'altro quello successivo.
  • Competizione
    La competizione è una strategia adatta a scenari in cui si dà molta importanza al proprio obiettivo e poca alle relazioni interpersonali. È caratterizzata da un alto livello di assertività e da un basso livello di cooperazione. Ad esempio, se una persona è priva di sensi e c'è una discussione su cosa fare, farsi avanti e prendere in mano la situazione può aiutare la persona a ricevere più rapidamente le cure mediche. Quando si utilizza uno stile competitivo in situazioni in cui le relazioni sono importanti (ad esempio, con un collega), si rischia di ostacolare la fiducia, nonché la collaborazione, la creatività e la produttività.
  • Evitamento
    Il comportamento evitante è una strategia che si adatta meglio a situazioni in cui l'importanza della situazione e l'obiettivo della relazione interpersonale sono entrambi bassi. Per esempio, immaginate di essere alla guida della vostra auto per andare al supermercato e un altro automobilista inizia a insultarvi per motivi banali. È probabile che non lo incontrerete mai più e il vostro obiettivo di viaggio non è di grande importanza. Evitare il conflitto ignorando gli insulti è senza dubbio una valida scelta. Al contrario, nei conflitti sul posto di lavoro, dove gli obiettivi sono generalmente importanti e si vuole mantenere un rapporto duraturo con i colleghi, l'evitamento può non essere la scelta giusta.

I conflitti possono creare situazioni di malcontento che possono minare il clima lavorativo e influire anche sul rapporto con i clienti dell’azienda.

Quando si verificano divergenze e conflitti sul lavoro, è quindi necessario essere in grado di riconoscerli e affrontarli nel modo più appropriato, per evitare l'insorgere di situazioni durature e dannose.

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