La sfida per tutti gli appassionati più esperti: raggiungere il rifugio Baroni al Brunone
Il percorso richiede più di tre ore di cammino (sola andata) e prevede 1.500 metri di dislivello positivo. Lì è la casa di aquile e stambecchi
di Angelo Corna
Il rifugio Baroni al Brunone è sicuramente, tra tutti i rifugi orobici, il più faticoso da raggiungere. Per molti escursionisti affrontarne l’ascesa rappresenta una vera propria sfida: il percorso richiede più di tre ore di cammino (sola andata) e prevede 1.500 metri di dislivello positivo.
Arrivare a questo baluardo orobico richiede molto impegno e allenamento. Ma chi ne vince la loggia si trova catapultato in un ambiente unico e severo, al cospetto di ripidi pareti e montagne eccezionali. Qui, a 2.297 metri di quota, si respira la vera aria di montagna.
Dal borgo di Fiumenero, frazione di Valbondione in alta Val Seriana, si snoda il segnavia Cai 227, che fin da subito, con pendenza costante, s’inoltra nell’omonima vallata. Costeggiamo il torrente, che regala refrigerio e giochi d’acqua alternati da spumeggianti cascate, per poi continuare in falsopiano, superando una zona franosa.
Il percorso si fa ora più ripido e attorno a noi iniziano ad apparire le prime grandi montagne orobiche. Passo dopo passo, raggiungiamo “Piano di Campo”, punto di confluenza dei vari torrenti che caratterizzano la Valle di Fiumenero. Si costeggia la cascata del torrente Aser fino a raggiungere i piani omonimi, dove, guidati dalle segnalazioni, si guada il torrente.
Ora i tornanti addolciscono la pendenza: sopra di noi fa capolino il rifugio, incastonato tra nuvole e montagne. La fatica non è ancora finita, ma il panorama, sempre più suggestivo, ci guiderà fino ai piedi della struttura e alla sua panoramica loggia.
Abbiamo raggiunto uno degli ambienti più severi delle nostre montagne, da sempre casa dell’aquila e dello stambecco. Il Brunone è anche una tappa intermedia del Sentiero delle Orobie: può essere raggiunto dal rifugio fratelli Calvi tramite il sentiero Cai 225 in circa 5 ore, o dal rifugio Mario Merelli al Coca lungo il sentiero Cai 302 in 4 ore.
Raggiunta la capanna, la percentuale di stambecchi è talmente alta che, molto spesso, supera il numero degli escursionisti presenti…
Fatto in gioventu .Quando guadi il torrente lo vedi li ma non ci arrivi mai .Poi è davvero tutto molto bello .Vale davvero la pena di raggiungerlo
Bello, ma faticoso, ma vale la pena arrivare al rifugio. Natura spettacolare.
Lo vedi sopra di te...è lì, ma.mon ci arrivi mai! L'ho fatto da giovane ed ora è un bel ricordo
Tosto, da non sottovalutare. Evitate di percorrere il sentiero in giornate troppo calde
X me' e'"casa"....