In memoria

Una sala della biblioteca di Alzano per Ezio Foresti (e il suo amato bergamasco)

A gennaio 2025 l’inaugurazione dello spazio, che sarà dedicato a lui e al linguista Tiraboschi su proposta dell’agenzia Pg&W

Una sala della biblioteca di Alzano per Ezio Foresti (e il suo amato bergamasco)
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di Elena Conti

Sono passati tre mesi dalla scomparsa del nostro caro Ezio Foresti, alias Vecchio Daino, affezionato collaboratore del nostro giornale e ideatore dell’esilarante (ma anche saggia) rubrica sui modi di dire in bergamasco, esperto conoscitore del dialetto e autore di libri che ne hanno valorizzato la storia e la diffusione.

La sua eredità culturale costituisce un patrimonio ricchissimo che la città di Alzano - dove era nato e dove ha sempre vissuto - non è disposta a perdere: su iniziativa dell’agenzia di comunicazione per la quale Ezio lavorava, la Pg&W, l’Amministrazione ha deciso di intitolare un foyer all’interno della biblioteca comunale a due massimi cultori della lingua bergamasca, ovvero il linguista Antonio Tiraboschi, nato ad Alzano nel 1838, e proprio Foresti.

Più precisamente, la sala verrà denominata “Bergamasco lingua viva”, rubrica curata da Ezio sulla sua pagina Facebook “Animali mitologici bergamaschi” attraverso la quale traduceva in dialetto i numerosi inglesismi presenti nella lingua italiana. La notizia è stata resa nota in questi giorni, ma è ancora in fase di progettazione.

L’agenzia Pg&W si occuperà di realizzare materiali e strumenti capaci di valorizzare l’opera di Tiraboschi e Foresti, impegnati nel mantenere vive le radici del dialetto anche in prospettiva futura. L’inaugurazione, secondo le prime informazioni, si terrà il 17 gennaio 2025, in occasione della Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali.

«Siamo molto contenti di questa proposta - afferma il sindaco Camillo Bertocchi -, è l’occasione per ricordare Ezio Foresti, che ha sempre vissuto a Nese (...)

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