Rinvio scontato

Con il campo in quelle condizioni, giusto non giocare: non sarebbe stato calcio

Oggettivamente, le condizioni meteo non permettevano di pensare a una partita degna del livello che merita la Serie A

Con il campo in quelle condizioni, giusto non giocare: non sarebbe stato calcio
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di Fabio Gennari

Diciamoci la verità, quando il secondo e il terzo sopralluogo hanno visto la palla rimbalzare in modo quasi naturale, il fischio d'inizio sembrava quasi scontato. Il problema è che l'acqua dal cielo non ha mai smesso davvero di scendere e in certe situazioni è giusto rimandare tutto, soprattutto se alla fine si può giocare appena 24 ore più tardi.

Atalanta-Como è una partita importante, giocarla in quella piscina che alle 20.45 e poi, di nuovo, alle 21.45 era il campo del Gewiss Stadium sarebbe stato uno svantaggio, soprattutto per la Dea.

Già, perché in certe condizioni non puoi mettere in campo il meglio di quello che hai a disposizione. Le qualità tecniche si annullano di fronte a un terreno di gioco che non permette di fare anche semplici passaggi di pochi metri. Al contrario, chi non deve necessariamente fare la partita (anche se il Como voleva provare a giocarsela è naturale pensare che il pallino l'avrebbe tenuto l'Atalanta) può trovare un alleato nel terreno di gioco non in perfette condizioni.

Giocarsela con quel clima da battaglia avrebbe fatto molto calcio inglese e alla fine magari ne sarebbe uscito lo stesso un bello spettacolo ma, a mente fredda, è probabilmente meglio così per tutti. Il gioco del calcio è bello per tanti piccoli dettagli ed è innegabile che un campo adeguato sia una condizione base fondamentale. Stasera (24 settembre) ci si riproverà, sperando che il tempo sia (come da previsioni) migliore e che non ci siano più intoppi.

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