Chiusura della scuola Brembo a Curno, sfuma il referendum: non bastano le firme

di Monica Sorti

Non si farà il referendum consultivo per conoscere il parere dei cittadini di Curno in merito alla chiusura, già in essere, della scuola Brembo.

«A nome del comitato promotore “Giù le mani dalla Scuola Brembo”, siamo spiacenti di dover comunicare il mancato raggiungimento del numero di firme necessario per poter richiedere l’effettuazione del referendum consultivo volto a far recedere l’amministrazione comunale e il sindaco Saccogna dalla decisione di dismettere, a partire dall’anno scolastico 2024-25, la scuola primaria Brembo “Giovanni XXIII”, situata nel quartiere della Marigolda». A parlare è il consigliere Paolo Carullo del gruppo consiliare di minoranza “L’Obiettivo - Curno”.

Ricordiamo che il termine ultimo per la raccolta firme era fissato a 90 giorni dalla data di autorizzazione del referendum del 7 giugno, quindi al 7 settembre. La decisione di raccogliere le firme per indire il referendum era nata in seguito a quanto comunicato dall’amministrazione in data 15 marzo 2023 quando, in una riunione con i genitori degli alunni, erano stati spiegati i motivi di questa decisione, diventata poi esecutiva a partire dall’anno scolastico in corso. Motivi che sostanzialmente riguardavano il calo delle nascite, con conseguente minor numero di iscritti alle scuole del paese.

Subito alcuni membri del gruppo di minoranza “L’Obiettivo - Curno” insieme ad altri cittadini, soprattutto della Marigolda, si erano costituiti come organo promotore e avevano presentato l’istanza per indire il referendum consultivo contro la chiusura della scuola.

Come da regolamento, era stata istituita una commissione che aveva dovuto valutare l’ammissibilità della richiesta e, dopo la sua approvazione, c’erano stati tre mesi di tempo per raccogliere il numero necessario di firme a indire il referendum (...)

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