dal 16 dicembre

Boccaleone preoccupata per la chiusura delle Poste: «Aspettavamo un ampliamento, invece...»

I residenti del quartiere lamentano il venir meno dei servizi e sottolineano: «È sempre stato lento, ma chiuderlo è sbagliato»

Boccaleone preoccupata per la chiusura delle Poste: «Aspettavamo un ampliamento, invece...»
Pubblicato:
Aggiornato:

L'ufficio postale di Boccaleone, quartiere di Bergamo, chiuderà a breve, il 16 dicembre 2024. Lo recita chiaro e tondo il cartello appeso fuori dalla struttura di via Boccaleone 15/f che indica anche a quale ufficio rivolgersi in alternativa.

In particolare, le giacenze verranno lasciate all'ufficio "Bergamo 15", ovvero quello di via Malj Tabajani 1, a circa due chilometri di distanza. Altrimenti, resta aperta la possibilità di rivolgersi a quello centrale di via Locatelli 11.

Sempre meno uffici

I residenti non hanno preso bene la notizia, commentata da un lapidario, ma eloquente: «Come uccidere un quartiere». La questione si era posta anche a Monterosso, dove le Poste di via Tremana, che sembravano a rischio chiusura, sono state poi mantenute. Non era andata così bene nel 2020 agli uffici "Bergamo 4" di Sant'Anna in via Borgo Palazzo 45 e alla "Bergamo 10" di Celadina, in via Pizzo Redorta 4, che hanno cessato l'attività a inizio 2020.

Gli abitanti del quartiere perdono così un punto di riferimento importante, che ora risulta più lontano e problematico da raggiungere soprattutto per le persone più fragili, come gli anziani.

«Era lento, però almeno c'era»

Su Facebook la notizia è stata accolta dai commenti delusi di chi, piuttosto che di una chiusura, si aspettava un miglioramento al suono di «Abbiamo aspettato anni un ufficio più spazioso... ora lo chiudono definitivamente».

Problemi l'ufficio ne aveva, come si percepisce dalle recensioni che ne lamentano la mancanza di personale adeguato, le lunghe code e gli orari di apertura ristretti, come fa notare un residente: «È sempre stato lento e spesso bisognava andare altrove, ma chiuderlo del tutto sbagliato». Da qui quindi la richiesta: «Bisognerebbe rivolgersi al comune per fare qualcosa. È veramente vergognoso isolare e marginare un quartiere. Non fanno altro ché togliere servizi».

La preoccupazione quindi è alta, ma c'è anche la speranza che, come già successo in altre occasioni, alcuni servizi quali il Postamat restino attivi.