Da McDonald's in Bergamasca non solo hamburger e patatine, pure borse di studio
Si chiama “Archways to Opportunity” e aiuta gli studenti lavoratori di McDonald’s: in provincia, quest’anno, cinque giovani sono stati supportati
di Marta Belotti
Coniugare studio e lavoro non è semplice. Chi lo ha fatto, sa bene come che sia necessaria una buona dose di determinazione e di organizzazione, soprattutto se non si vuole rinunciare anche a un ottimo rendimento negli esami universitari.
Sicuramente, possono essere orgogliosi di sé Andrea Testa, Sara Brizzolari, Davide Mazzola, Giulia Bernini e Martina Cristiano, cinque ragazzi tra i 20 e i 25 anni, che hanno tre caratteristiche in comune: sono - appunto - studenti universitari, lavorano in un McDonald’s della Bergamasca e hanno ricevuto la borsa di studio all’interno del programma “Archways to Opportunity”.
La borsa di studio
«Si tratta di un’iniziativa di McDonald’s pensata per incentivare la crescita formativa e professionale dei suoi dipendenti», spiega Fabio Bianchini, licenziatario del noto marchio in Bergamasca e che gestisce in totale sette ristoranti (due a Curno, due a Bergamo, uno a Damine, uno a Stezzano e uno a Carvico).
«In tutta Italia, l’investimento è di duecentomila euro - continua -. In cinque anni, dato che è dal 2020 che esiste questa iniziativa, abbiamo erogato cinquecento borse di studio da duemila euro l’una. In provincia di Bergamo, per quanto ci riguarda, sono molto orgoglioso che quest’anno cinque ragazzi l’abbiano meritata. Noi segnaliamo l’esistenza della borsa di studio, il resto è merito loro, dato che la selezione viene fatta in base alla media degli esami».
Duemila euro non sono pochi, tanto che (...)