Morsa da una mini tarantola europea nell'area cani di Caravaggio: Capodanno da incubo
Ha sentito solo un fastidio sul polpaccio, ma nelle ore successive la ferita è andata via via peggiorando. Probabile l'intervento chirurgico
![Morsa da una mini tarantola europea nell'area cani di Caravaggio: Capodanno da incubo](https://primabergamo.it/media/2025/01/valentina-spilotros-420x252.jpeg)
All'inizio ha pensato a un pelo incarnito oppure una puntura generica. Invece quello che le stava facendo gonfiare sempre di più il polpaccio, perdere la sensibilità alla gamba e che a breve la porterà a subire un piccolo intervento chirurgico, era il morso di un ragno.
Questo è quanto successo tra l'ultimo giorno di 2024 e i primi del 2025 a Valentina Spilotros, 24enne di Caravaggio, punta con ogni probabilità da una tarantola europea mentre portava a spasso il cane. A raccontare la storia sono i colleghi di Prima Treviglio che hanno intervistato la ragazza.
Cosa è successo
Tutto è iniziato nel pomeriggio del 31 dicembre , quando la 24enne è uscita a portare la cagnolina a fare una sgambata all'area cani, in zona Nord. Racconta lei stessa: «C'era del fango per cui sono rimasta nei dintorni, passeggiando con Shela al guinzaglio, l'erba era stata regolarmente tagliata. A un certo punto ho sentito un leggero fastidio alla gamba sinistra e le ho passato la mano sopra, non dando particolare peso alla cosa».
Quattro ore dopo però la gamba le si era gonfiata, quindi la giovane ha deciso di applicare della pomata antibiotica, ancora convinta che non fosse nulla di grave. Poi, però, durante la serata di festeggiamenti la situazione è andata peggiorando. Testimonia: «Alle due di notte non ce la facevo più e sono rientrata, pulsava forte e il collant si è persino rotto... il polpaccio era durissimo».
In farmacia: è un morso
Valentina si è dovuta però scontrare l'indomani con le chiusure dettate dal periodo di festa. Il primo gennaio non c'era la possibilità di contattare il medico di base e andare al Pronto soccorso, molto probabilmente affollatissimo, il giorno dopo l'Ultimo dell'anno non e è sembrata una buona idea. Ha pensato quindi che sarebbe stata più tranquilla a restare a casa fino all'indomani, quando come prima cosa si è rivolta alla farmacia. Qui subito le hanno detto che con ogni probabilità si trattava di una puntura. Le è stata quindi consigliata un'ulteriore pomata oltre a quella che già utilizzava.
L'ingresso in Pronto soccorso
![morsa da ragno](https://primabergamo.it/media/2025/01/morsa-da-ragno.jpeg)
Il morso poche ore dopo
![mosrsa da ragno](https://primabergamo.it/media/2025/01/mosrsa-da-ragno.jpeg)
Il peggioramento nei giorni successivi
Rassicurata, la giovane ha deciso quindi di tornare a casa. Ma il dolore non passava, anzi, continuava ad aumentare e l'area intorno al morso era diventata sempre più rossa, pruriginosa e anche livida. Continua: «Il dolore era atroce, non potevo più camminare. Sono allergica a diversi farmaci e forse questo ha influito sulla reazione eccessiva che ho avuto. Il 4 gennaio, disperata, ho telefonato alla guardia medica che, vista la situazione in videochiamata, mi ha dato la priorità per accedere alla sede di Romano. Lì il personale sanitario mi ha dato a sua volta la priorità per l'accesso al Pronto soccorso dell'ospedale cittadino. Tuttavia, a causa del collegamento on linee, in ogni caso, avendo tre casi in codice rosso e due in arancione con solo un paio di medici a disposizione alla fine ho dovuto comunque aspettare cinque ore».
Il verdetto: morso di tarantola europea
Dalle 12.30 alle 17.30 quindi Valentina è rimasta in sala d'attesa, sempre più provata dal dolore e dalla scomodità della situazione. Dopo una così lunga attesa, tuttavia, finalmente qualcosa ha iniziato ad andare per il verso giusto in quanto la ragazza è stata visitata da un medico con esperienza nell'ambito. Avendo lavorato in un centro antiveleni di Pavia, subito il professionista ha confermato alla giovane che si trattava del morso di un ragno e si è anche messo in contatto con il centro stesso per avere la conferma: a morderla era stata una mini tarantola europea.
Questa specie si trova ormai in tutta Italia, anche se le zone dove è più comune sono quelle del Sud e delle Isole, in particolare in Puglia e in Sicilia. «Mi ha creato anche qualche problema al battito del cuore, era aritmico, infatti sono stata sottoposta a elettrocardiogramma», sottolinea sempre la infortunata.
L'intervento
Ora, la ragazza si trova a casa e si sta prendendo cura della sua ferita cambiando i bendaggi e sottoponendosi all'antibiotico. Tuttavia, dall'ospedale le hanno fatto sapere che dovrà subire un piccolo intervento per rimuovere l'escara appena sarà formata e metterle poi dei punti di sutura. L'escara infatti è una sorta di crosta, formata da sangue e pus, che si forma dopo un'ustione grave, infezione o particolari morsi. Il problema è che, se infetta, porta al rischio di ischemia, quindi l'intervento servirà a ovviare ogni ulteriore problema.
«Mi hanno detto che potevo rischiare una necrosi o una trombosi - ha concluso Valentina - L’intervento mi mette un po' d'ansia ma spero di poter rientrare il prima possibile al lavoro. Se il ragno avesse morso anche la mia cagnolina sarebbero stati guai: un cane sotto i cinque o sei mesi può non sopravvivere».
L'intervento del Comune
Il sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini, aggiornato sulla disavventura, ha dichiarato. «Mi spiace per quanto accaduto alla concittadina: le esprimo vicinanza e le auguro una pronta guarigione. Mi faccio carico di sensibilizzare gli enti superiori preposti alla salute pubblica sul problema, chiedendo indicazioni operative circa trattamenti di profilassi che possono e devono essere adottati a riguardo. Si aggiungerebbero allo sfalcio dell'erba e ai trattamenti larvicida e adulticida contro le zanzare a cui periodicamente sono sottoposti parchi e aree pubbliche, tra cui l'area cani».
«Nessun allarmismo»
Prima Treviglio ha anche riservato un'intervista alla farmacista Silvia Belloni, che, pur non essendo medico, sottolinea la necessità di non allarmarsi: «Come farmacisti spesso siamo i primi a cui ci si approccia, magari perché dal medico si ottiene un appuntamento dopo giorni, c'è il prefestivo e così via: quello che da subito consigliamo, com’è stato anche in questo caso, è una terapia locale, pomate antibiotiche per capirci, più l’uso dell’acqua fredda o del ghiaccio, da non applicare però a diretto contatto con la pelle. Se tuttavia nel breve periodo non si vede un miglioramento o si verifica un peggioramento netto, con la zona colpita che si gonfia, pulsa e batte, è bene rivolgersi al medico o alla guardia medica».
Precisa: «Si tratta comunque di casi isolati e la reazione forte avuta dalla ragazza, probabilmente perché molto sensibile alla tossina iniettata dall'aracnide, non è così comune. Può succedere anche con le più diffuse api o vespe».
Dalla necrosi sembrerebbe più l'effetto del morso di un ragno violino.
Mini tarantola europea? Un aracnide che non mi risulta. Ma una comunissima e pur sempre pericolosa zecca?
Conoscevo il ragno violino, ma la mini tarantola mi mancava !
La cosa migliore sarebbe stata di mettersi in coda al pronto soccorso il 1 dell'anno...forse passavi davanti e comunque avresti risolto prima (forse). Buona guarigione.