Il dato

Picco dell'influenza in ritardo: più casi di polmonite in Bergamasca

Gli accessi al Pronto soccorso nel nostro territorio sono stati il 70 per cento in più rispetto all'anno scorso, stabili i ricoveri

Picco dell'influenza in ritardo: più casi di polmonite in Bergamasca
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Il ritardo nel picco dell'influenza quest'inverno ha portato anche a un aumento dei casi di polmoniti in Bergamasca: a dirlo sono i dati forniti da Regione Lombardia, ma anche le associazioni dei medici di base del territorio.

L'aumento delle polmoniti

In particolare, un aumento significativo si è avuto tra lo scorso mese di gennaio e l'inizio di febbraio: dal primo dell'anno al 7 di febbraio, infatti, nella nostra provincia si sono registrati 968 accessi nei pronto soccorso per polmoniti, ovvero il 70 per cento in più rispetto ai 567 casi del 2024 e ai 542 del 2023 (+78,5 per cento).

A riportare i numeri è oggi (sabato 15 febbraio) L'Eco di Bergamo, che mostra come l'infiammazione respiratoria sia riscontrata in molti più pazienti addirittura del periodo precedente al Covid, quando nel 2019 se ne erano segnalati in tutto 841.

Ricoveri stabili

L'aumento dei casi di polmonite è iniziato in realtà a fine dicembre. Ma è imputabile anche al numero maggiore di test tramite tamponi effettuati per rilevare i virus respiratori. Una prassi che si è consolidata proprio nel periodo della pandemia.

Il numero di ricoveri, tuttavia, risulta in ogni caso stabile rispetto alle cifre registrate in passato. Considerando le varie sindromi respiratorie, nel nostro territorio gli accessi riscontrati nell'ultima settimana di gennaio nei Pronto soccorso sono stati in tutto 1.036, nella prima settimana di febbraio 976.

Anche dalle associazioni dei medici di base è arrivata, appunto, la conferma dell'andamento per le polmoniti. Il segretario della Fimmg, Ivan Carrara, ha dichiarato a L'Eco che ciò è dovuto al ritardo nel raggiungimento del picco dell'influenza, con conseguenti più facili sovra-infezioni.

Un aumento dei pazienti è stato constatato anche dal presidente del sindacato Snami, Marco Agazzi, che ha ricondotto i maggiori casi al proseguimento delle conseguenze dell'influenza.

Commenti
Marino

Forza venite aerei!

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