Il dolore di Bergamo per la morte di papa Francesco: «Sempre accanto ai più deboli»
Bandiere a mezz'asta a Palazzo Frizzoni e alla Torre dei Caduti. Le parole della sindaca Carnevali e di altri politici. Il rosario al Santuario di Sotto il Monte

Bandiere a mezz'asta a Palazzo Frizzoni e alla Torre dei Caduti di Bergamo - come indicato dalla Prefettura -, mentre alle 20.30 di mercoledì 23 aprile, nella Basilica di Sant’Alessandro in Colonna, il vescovo Francesco Beschi celebrerà una Santa Messa in suffragio di papa Francesco e «di ringraziamento per il suo servizio al Vangelo, alla Chiesa, al mondo».


Il cordoglio della sindaca
Anche Bergamo, così come tutto il mondo, esprime il proprio dolore per la morte di papa Francesco, avvenuta alle 7.35 di oggi (21 aprile). Tra le prime persone a esprimere pubblicamente il proprio cordoglio è stata la sindaca, Elena Carnevali:

«Provo un grande dolore. Fino all’ultimo a difesa della pace e dell’umanità, sempre accanto ai più deboli. Una guida spirituale che ha saputo parlare al cuore del mondo con semplicità, forza e umiltà. Con il suo pontificato ha aperto strade di dialogo, costruito ponti, richiamato tutti noi - credenti e non - alla responsabilità di proteggere il pianeta e di costruire un mondo più giusto, condannando con fermezza guerre e ingiustizie. Voglio interpretare i sentimenti della città che piange la sua scomparsa».
Regione e Provincia
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha invece così ricordato papa Francesco:

«Con profondo cordoglio la Lombardia piange papa Francesco. Guida coraggiosa e instancabile testimone di pace, il Santo Padre ha saputo parlare al cuore del mondo con umiltà, forza e tenerezza. Il suo sorriso rimarrà per sempre nei nostri cuori. A nome di tutta la Regione Lombardia, mi unisco al dolore e alla preghiera dei fedeli di tutto il mondo. Riposa in pace».
Questo, invece, il messaggio di Pasquale Gandolfi, presidente della Provincia di Bergamo e dell'Unione delle Province italiane (Upi):

«La Provincia di Bergamo e tutte le Province italiane si uniscono commosse al dolore del mondo per la morte di papa Francesco. Un papa che fino alla fine ha rivolto appelli ai governanti ad interrompere le guerre devastanti e a far vincere la pace. Quando lo incontrammo, nell’udienza che volle riservare alle Province nella sala Clementina, ci esortò a presidiare la cura della Casa Comune e a porre il servizio per i nostri territori come una delle questioni centrali della nostra missione di governo. Le sue parole restano scolpite nei nostri cuori».
Casati e Benigni, ovvero Pd e Forza Italia
Il Pd bergamasco ha sottolineato come, «in un tempo segnato da conflitti, disuguaglianze e divisioni, papa Francesco ha rappresentato una voce di speranza, di giustizia e di dialogo», mentre più personale è stato l'addio dedicato al pontefice da Davide Casati, consigliere regionale bergamasco del Pd:

«Pensavo subito a lui ogni volta che mi veniva chiesto chi fosse una persona di riferimento. Non me ne venivano in mente altri a livello mondiale. (...) Profondo, spirituale, radicale nei valori ma delicato nello stile, nei gesti e nelle parole, uomo coraggioso e di pace, non perdeva occasione per ricordare l’importanza del valore di dire “grazie” e di chiedere “scusa”. (...) In questi anni ho imparato a conoscerlo e ad amarlo, con i suoi inviti alla rettitudine, all’onestà, all’esercizio della politica come alta forma di carità (...). Mi mancherai, ci mancherai».
Anche Stefano Benigni, bergamasco e vicesegretario nazionale di Forza Italia, ha reso memoria al pontefice scomparso questa mattina:

«La scomparsa del pontefice mi addolora profondamente. Papa Francesco è stato una figura di riferimento importantissima per le nuove generazioni, per i più bisognosi, per chi vive ai margini. Il suo instancabile impegno verso gli ultimi e per la pace resteranno per sempre nella nostra memoria. Anche ieri, nel giorno di Pasqua, ha voluto essere in mezzo alla gente con la sua papamobile, nonostante la sofferenza e la malattia e ha lanciato un ultimo, accorato appello alla pace. Con la sua scomparsa, ci sentiamo tutti un po’ più soli».
Ogni sera, il rosario a Sotto il Monte

Il Santuario di Sotto il Monte Giovanni XXIII, invece, non ha solo dedicato un pensiero commosso a papa Francesco, ma ha anche lanciato una iniziativa di «di preghiera, di raccoglimento e di memoria». Nello specifico, «fino al giorno delle esequie, alle ore 20.30, ci ritroveremo nella chiesa del Santuario per recitare il Santo Rosario, celebrare la Santa Messa in suffragio ed elevare con fiducia la Supplica a San Giovanni XXIII».