All'inaugurazione della nuova rotatoria di Ponte San Pietro la contestazione per i tigli abbattuti
Da un lato, il sindaco Macoli (apparentemente impassibile) tagliava il nastro con le autorità; dall'altro, cartelli e critiche per i lavori in via Papa Giovanni

di Laura Ceresoli
L’inaugurazione ufficiale di sabato 28 giugno della nuova rotatoria sulla Briantea a Ponte San Pietro, prevista come un momento istituzionale, si è trasformata in un acceso confronto tra l’amministrazione e i cittadini.
Mentre il sindaco Matteo Macoli procedeva con il rituale del taglio del nastro, un gruppo di residenti ed esponenti della lista "Tu per Ponte al futuro" ha infatti dato vita a un flash mob per contestare l’abbattimento di una sessantina di tigli in via Papa Giovanni XXIII e una quarantina di aceri.
Con cartelli alzati recanti scritte come «No al massacro degli alberi», «I tigli sono nostri nonni» e «Marciapiedi sì, ma senza abbattere i tigli», una ventina di manifestanti hanno fatto da contraltare al discorso del primo cittadino, che elencava i vantaggi dell’opera davanti alle autorità, apparentemente impassibile. Nel frattempo, alcuni oppositori distribuivano volantini per spiegare le ragioni del loro dissenso verso il progetto di riqualificazione pedonale nella strada adiacente.





Al termine dell’evento, i contestatori si sono avvicinati a Macoli per consegnargli una lettera aperta firmata dai consiglieri di "Tu per Ponte al futuro", in cui si chiede la sospensione e l’abbandono dell’attuale piano di riqualificazione di via Papa Giovanni XXIII. L’alternativa proposta è un intervento che preservi gli alberi cinquantenari esistenti.





Il sindaco ha ascoltato le argomentazioni, ma difficilmente tornerà sui suoi passi: il progetto è già stato approvato in Consiglio comunale il 19 giugno. Cittadini e opposizione, però, non demordono e chiedono un’assemblea pubblica per riaprire il dibattito.
Gente che sicuramente non ha a cuore l'integrità e la sicurezza dei pedoni, delle mamme con i passeggini, dei disabili che sono costretti a districarsi su un marciapiedi al limite della criticità ed immettersi sulla strada a causa della pavimentazione sconnessa dovuto alle radici di quegli stessi alberi che ora vogliono proteggere e che una volta terminati i lavori di messa in sicurezza verranno sostituiti con una piantumazione di alberi più consoni al percorso....e cosí si garantisce un percorso più agibile per tutti. Ma evidentemente per qualcuno è molto più importante la vita degli alberi che quella dei Cittadini!!! Mah! 🤔🤔🤔
Insinuarsi nel buonismo altrui, è la moda degli ultimi decenni, che ha portato ad elevare a maggioranza le minoranze. Fosse stato il contrario, ovvero andare alla festa delle minoranze, sarebbe equivalso a lesa maestà con coinvolgimenti dei centri sociali di mezzo lombardo veneto e epiteti di estremisti di destra. La protesta di questi "ambientalisti" (come se ci fosse qualcuno oggi a non essere ambientalista) da chi è stata autorizzata? Chi ha firmato al richiesta il Prefettura ? Nessuno, ma i "buoni" anzichè chiamare le Forze dell'Ordine farli portare via, hanno taciuto e ignorato. Risultato, ancora una volta, pochi a disturbare indisturbati !
Grandi, d’accordissimo. Basta speculazione e cementificazione. Fate senso unico la via e l’altra corsia per pedoni e bici. Zero spese, alberi salvi.